Torna indietro

Risponde il Comune di Rio Marina - I Verdi replicano ad Ageno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 08 settembre 2003

Approfittiamo di una domenica trascorsa quasi quietamente per dedicare il nostro aggiornamento a due documenti pervenuti in redazione che riteniamo di una certa rilevanza: la replica del Comune di Rio Marina sul caso degli "abusi eccellenti" e un'intervento in cui i Verdi replicano al sindaco Ageno sui temi dell'ineluttabilità cementizia ABUSI ECCELLENTI, IL RIVOLTO RIESE - IL COMUNE REPLICA In merito alla vicenda della “Costa dei Barbari” ed alle ricostruzioni giornalistiche di questi giorni sulle indagini in corso all’Elba, l’Amministrazione comunale di Rio Marina precisa che: -Ad oggi nessun amministratore o tecnico del Comune di Rio Marina ha ricevuto comunicazioni su indagini a suo carico, e che nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati; -Ogni progetto all’esame di questa Amministrazione è stato vagliato con assoluto rigore. Il progetto di nuova edificazione (a volumetrie inalterate) alla Costa dei Barbari, è stato sottoposto ad un iter particolarmente scrupoloso. Infatti su proposta di chi -alla luce degli strumenti urbanistici vigenti- aveva il pieno diritto di costruire, e per corrispondere alla legittima volontà di recuperare l’area in questione prevenendone il degrado, è stato istruito un piano di recupero, che come noto, è un atto procedurale complesso, con un iter scandito fino nei dettagli dalle leggi vigenti. Il Piano di recupero in questione è stato adottato ad aprile dal Consiglio Comunale, con l’astensione del Gruppo consiliare di opposizione. -Dallo stillicidio di indiscrezioni giornalistiche circa presunte intercettazioni telefoniche, che comunque rappresentano di per se una grave illegalità, non si può desumere il comportamento censurabile di alcun membro dell’Amministrazione comunale; -Vi è una elevata probabilità che gli imprenditori inquisiti, nelle loro conversazioni, facciano riferimento a sponsorizzazioni che, comunque, è ovvio, non riguardano l’Amministrazione comunale, né tantomeno sono collegate in modo diretto o indiretto alla pratica edilizia in questione; Resta il fatto che le istituzioni parlano attraverso gli atti e non possono correre dietro ad illazioni, allusioni o a quant’altro attiene al modo in cui, ancora una volta, si affrontano casi come questo, con un pessimo costume che non può che contribuire -questo sì- ad inquinare e inasprire la vita civile della collettività. L'Amministrazione Comunale di Rio Marina Con il massimo rispetto per le opinioni altrui la risposta del Comune riese oltre che definire illazioni e allusioni affermazioni comunque documentate (anche se espresse in forma indiretta) e diciamo educata o leggera (Es. la nota ristrutturazione Coppetelli della chiesetta privata), oltre che definire "supposte" documentazioni provenienti dalla Procura di Genova, ci pare una non risposta, ragionando di un Piano di Recupero quando l'oggetto del contendere è una concessione edilizia. Quanto al fatto di definire inquinatore ed inaspritore della vita civile chi informa i cittadini, e cerca di farlo coscientemente e sulla base di riscontri, lo consideriamo bonariamente una sorta di eccesso colposo di legittima difesa, comprendendo il forte imbarazzo che questa storia ha creato nell'amministrazione comunale. Qui si fermano le nostre considerazioni, ma non si chiude il caso e pensiamo che torneremo a parlarne nella prossima edizione di Elbareport, con altri documenti sulla vicenda ed altre legittime deduzioni. La Redazione IL CEMENTO ERA – forse- UNA NECESSITA’ Caro Sindaco Ageno , premesso che l’ immagine dell’ isola si difende qualificando il territorio e la città, e non puntando il dito contro chi fa emergere scandali, intrallazzi e malgoverno, ci consenta una replica al suo pensiero sul modello di sviluppo per L’ Elba. Forse il cemento è stato una ‘necessità’ in passato, la via più breve- e redditizia - per costruire le basi dell’ economia turistica che ha dato ricchezza e sviluppo innegabili (anche se ha trascurato la qualità della vita immateriale dei cittadini e considerato la risorsa ambiente infinita) . Ma quando le seconde case superano complessivamente quelle dei residenti bisogna fermarsi, anche nell’ interesse di chi ha quei beni ; serve un Piano Regolatore unico per l’ isola. Gli intrallazzi edilizi che stanno emergendo , da Procchio a Rio Marina, ci fanno vedere ditte esterne , progettisti esterni che vengono all’ Elba per speculare : la scelta è tra questo modello che arricchisce pochi impoverendo ambiente e paesaggio ( che sono risorse) e un modello di qualificazione che può essere invece motore di uno sviluppo che riguarda invece molti . Decisivi ruolo e orientamenti delle Pubbliche Amministrazioni. Bisogna quindi passare alla fase nuova della qualificazione dell’ esistente. Il ricorso al Tar sul Regolamento Urbanistico da Lei voluto anche contro parte dei suoi alleati, è oggi ufficiale anche da parte della Provincia: non si perderanno per questo posti di lavoro (che viene differito po’ più avanti), si eviterà invece uno scempio del territorio e delle regole democratiche. Il prossimo progetto di sviluppo della città dovrà essere molto diverso, è darà lavoro anch’esso, anche di più, dovendo mettere mano alla qualificazione del territorio. Oltre la prima casa, quella vera e nel rispetto dell’ eguaglianza dei cittadini, servono depurazione e fognature, pulizia e arredo ubano, piste ciclabili, recupero dei centri storici, idee per l’ utilizzo delle immense risorse demaniali, progetti unitari per i servizi di base (acqua, rifiuti, sanità, viabilità…). Serve soprattutto attenzione e ascolto dei cittadini, ma non solo uno alla volta con la porta chiusa nel proprio ufficio. Carlo Rizzoli (Portavoce dei Verdi Arcipelago Toscano)


portoferraio tetti panorama veduta piazza gramsci

portoferraio tetti panorama veduta piazza gramsci

rio marina 3

rio marina 3

finanza rio marina perquisizioni

finanza rio marina perquisizioni