Poco meno di un anno fa ho avuto la gioia di inaugurare il Santuario delle farfalle del Monte Perone. Costruito a tempo di record e costato poche migliaia di euro, l'avevamo voluto fuori dalla logica troppo spesso palese di far vedere che si è fatto qualcosa per giustificare i fondi ottenuti. Abbiamo anche voluto vederlo emergere "dal basso". Certo, era finanziato da Legambiente e Enel e sponsorizzato dal Parco Nazionale, ma è stato progettato e realizzato da due elbani senza nemmeno un posto di lavoro fisso Ornella Casnati e Angelino Carta e da me, che purtroppo elbano non sono. Inoltre il lavoro e i consigli di Umberto Mazzantini, un altro elbano Doc, sono stati di fondamentale importanza, anche se non retribuiti. Avevamo molti dubbi su quanto un Santuario delle farfalle avrebbe potuto resistere all'isola d'Elba. Si parla troppo spesso dei pregiudizi della popolazione elbana verso le iniziative a favore della natura, ma stavolta è stato dimostrato quanto questa convinzione sia errata. Dopo aver partecipato alla giornata con le guide organizzata dal Parco sabato pomeriggio, sono salito al Perone domenica per vedere quali interventi sarebbero stati necessari per rimettere a nuovo il Santuario in vista della bella stagione. Camminando lungo il sentiero sono rimasto meravigliato nel vedere che non solo i cartelli erano tutti in piedi, ma che alcuni di essi, che dovevano essere caduti, sono stati ricollocati nella loro posizione anche con l'aiuto di piccoli cumuli di pietre. Due cartelli mi hanno particolarmente colpito. Uno è stato spostato di almeno dieci metri per potergli offrire appoggio conto un grosso masso, e un altro è stato spostato sull'altro lato del sentiero per poterlo incastrare e mantenere in piedi grazie alla radice di un pino. Qualcuno ha voluto loro bene! In questo anno lungo il percorso del Santuario abbiamo assistito a un solo fenomeno di vandalismo con la rottura di un cartello degli oltre 30 che illustrano la cinquantina di specie di farfalle che fanno dell’Elba l’area europea con la più alta concentrazione di specie di lepidotteri diurni. Successivamente, non sappiamo se i cartelli fossero caduti per cause naturali o per mano di qualcuno, ma una cosa è certa: 29 cartelli sui 30 collocati sono in piedi a quasi un anno di distanza dalla creazione del Santuario. Questo significa una cosa sola: che le persone che tengono al Santuario sono molte più di quelle che non lo vedono di buon occhio. Con questo articolo voglio quindi far pubblica ammenda per aver temuto che il Santuario corresse il rischio di essere danneggiato; ma soprattutto voglio ringraziare tutti gli elbani per aver dimostrato di apprezzarlo e di tenere ad esso: il primo scopo del vostro Santuario delle farfalle è stato raggiunto!
farfalla vanessa del cardo