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UDC: niente a che vedere con gli agit prop allevati dalle scuole di partito (comunista)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 gennaio 2010

Se il Pd intende "confrontarsi seriamente sui problemi" - come annuncia il suo segretario elbano Federico Mazzei - per prima cosa potrebbe assumersi le responsabilità delle scelte politiche che i suoi esponenti fanno a Firenze o a Livorno senza fingere - per pure ragioni di propaganda - di avere posizioni diverse qui all'Elba. A proposito, il segretario è giovane, forse non sa di quel che parla, ma gli garantiamo che nessuno nell'Udc ha mai avuto niente a che vedere con gli agit prop, allevati invece nelle scuole del partito in cui militava qualche suo attuale compagno. E se la "prassi" del coordinamento politico elbano del Pd è "un gruppo dirigente che si riunisce, discute, approfondisce un argomento ed approva un documento", sarà bene che prima legga con più attenzione (e meno presunzione) la prossima volta, senza attribuire alla persona di Luigi Coppola - personalizzando la questione - dichiarazioni che sono soprattutto dell’Udc elbana. Quanto alla chiusura degli uffici periferici dello stato, alla tutela dell'Elba, alla semplificazione istituzionale eccetera, sono questioni che affrontiamo con più tempestività e decisione del Pd, i cui responsabili, locali ma soprattutto regionali, devono invece rispondere sulla questione cruciale da cui tutto discende: vogliono o no lo sviluppo dell'Elba? Vogliono o no la fine di una politica che vincola l'isola senza dare in cambio nulla? Vogliono o no una Regione che si ricordi di comprendere nel suo territorio, la terza isola d'Italia?


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