Torna indietro

A Sciambere da Colico al Tambone

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 gennaio 2010

Da Colico al Tambone Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, di nuova gloria è foriero. Dai suoi meandri di settentrione, dove il Monte Legnone ed il suo gemello Monte Legnoncino- mai lessici furono più giusti-, si specchiano nelle ridenti acque grigioline, si eleva Colico. Un dolce e laborioso paese di settemila anime. Qui ha sede la gloriosa DM4x4 ( 0341.591209). Da qui sono partiti il 31 dicembre quattro intrepide e grintose fuoristrada con babbi, mamme e figliolini. Erano Mitzubishi( BG A75360), Mercedes ( MI 3 FO710, BP205EE) e Toyota ( ZA709PW). La meta erano le sconfinate distese dell’Africa Australe, per percorrere deserti e savane, scalare montagne, superare burroni, lottare con leoni e facoceri,trovare la natura incontaminata, distribuire collanine e svegliette,…portare civiltà, benessere e turismo. Ma purtroppo, quando erano in prossimità di un villaggio pieno di fumo lungo le coste del mare dei toscani, nei loro sensibili telefoni satellitari apparve un tragico messaggio. Tutti i Paesi africani sono stati allertati per chiudere le frontiere alla gloriosa carovana colichense. Il punto con i loro potenti GPS disse che erano a Piombino; con il ditino toccarono l’icona “ mappe” ed apparve un isolotto pesciforme: Isola d’ Elba,Parco Nazionale dell’ Arcipelago Toscano. Presto detto cambiarono programma. Il cinghiale Antonio Distinto Signor Cinghiale intanto mi corre l'obbligo di redarguirla per la grave violazione della privacy da lei compiuta indicando in chiaro i numeri di targa di inappuntabili cittadini padani amanti della natura che venendo a fare del turismo (per di più in bassa stagione) nella nostra isoletta debbono essere annoverati tra i nostri benefattori. Scorretto sulla stessa linea è stato poi rivelare, facendo dell'ironia, la sede del benemerito rampichino sodalizio dileggiando la nobile terra colica che tanto lustro dà alla patria nostra. In ultimo mi lasci rilevare la sua incoerenza. Ella dovrebbe per sua natura guardare con favore a quanti generosamente mostrano la volontà di superare gli odiosi limiti, i lacci ed i lacciuoli imposti dal Parco, da questi avanguardisti che con le potenti ruote loro superano in un futuristico balzo le inutili e fruste regole liberticide, saldandosi idealmente con la epica pugna contro le cosiddette aree protette, e con le minori ma non meno gloriose pugnette, dei più fieri tra gli ilvati, coloro che con più valore i petti offrirono al vile fuoco ambientalista per la causa del Gorillaio (Tanelli op.cit.). Come cantò il Poeta "cignale e cacciator son una cosa". Ammiri invece di criticare questi prodigi della tecnica che rombano e risalgono valli e triturano stradelli e schiantano e rompono e si aprono varchi con la forza di mille cinghiali-vapore. Faccia ammenda e si vergogni. PS Con l'occasione chiediamo di spiegarsi meglio al Sig. Alex Drastico che ci ha inviato una mail nota dall'oscuro significato: "Si comprano il fuoristrada grosso perché ce l'hanno piccolo, io invece ce l'ho tanto!"


Capodanno fuoristrada 4 vert

Capodanno fuoristrada 4 vert