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Al Sindaco di Rio Marina sulla ex-discoteca "Costa dei Barbari " ed altre amenità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 05 gennaio 2010

Il Sindaco di Rio Marina, l’onorevole Francesco Bosi, come è suo costume risponde personalizzando e ricostruisce vicende passate usando l’antica tattica del ribaltare spudoratamente la realtà, per creare una immagine falsa ed adattabile di chi lo contesta, a proprio uso e consumo politico... ma con noi di Legambiente casca sempre male e questo lo fa arrabbiare. Il Sindaco di Rio Marina è allergico alle critiche, non sopporta i rilievi soprattutto quando riguardano il cemento e l’urbanistica, tanto che (unico amministratore pubblico crediamo in tutta la Toscana) non ha nemmeno portato le scomode osservazione di Legambiente sul Piano Strutturale in discussione in Consiglio Comunale, cestinandole e definendole semplicemente e sprezzantemente “politiche”. Una cosa gravissima nella sua prepotenza autoritaria e che ha sollevato l’attenzione anche del Difensore Civico della Toscana, Giorgio Morales, che in una lettera del 17 dicembre 2009, scrive a Bosi: “Faccio seguito alla comunicazione di Legambiente Arcipelago Toscano avente oggetto le osservazioni al regolamento urbanistico di codesto Comune. Le scrivo poiché – trascorsa qualche settimana dal ricevimento della relazione – non ho avuto riscontri diretti e avrei piacere di conoscere le Sue valutazioni in merito ai rilievi sollevati dall’Associazione. Sono assolutamente consapevole di non avere un ruolo diretto all’interno di una procedura di esame che deve seguire le fasi previste dalla legge e non è mia intenzione entrare nel merito delle scelte di pianificazione, in quanto di esclusiva competenza di codesta Amministrazione. Poiché tuttavia l’Associazione ha sollevato anche rilievi di legittimità, confido nella Sua cortese collaborazione per acquisire conoscenza del punto di vista del Comune di Rio Martina in ordine al contenuto delle osservazioni di Legambiente» , Comunque tanta segretezza e minaccioso nervosismo non fanno certo onore ad un amministratore comunale e ad un deputato di un Partito che dice di essere l'alfiere della moderazione ad ogni piè sospinto. Ma veniamo all’ultima temeraria (e come sempre grave per quel che dice, speriamo inconsapevolmente) sortita di Bosi per rispondere punto per punto 1) La storia della ex discoteca della Costa dei Barbari (e di Procchio e di Cerboli) è una delle peggiori pagine della politica urbanistica elbana. Una vicenda di questo tipo, con il Comune che si considera parte lesa in un processo penale, avrebbe dovuto suggerire di fermare tutto, soprattutto perché lo si poteva fare utilizzando il nuovo Piano Strutturale e il nuovo Regolamento Urbanistico di Rio Marina, prendiamo atto che Bosi, la sua maggioranza e la sua minoranza hanno deciso di mandare tutto avanti e che, e che, a quanto si dice, se non fossero intervenute richieste di riduzione all’interno della Conferenza il risultato sarebbe stato ancora peggio di quanto approvato. 2) E’ strano che i vincoli idrogeologici invocati dal Wwf che hanno fatto imbestialire l’onorevole Bosi vengano evocati poi dallo stesso sindaco quando c’è da coprire e giustificare una magra figura. 3) E’ vero, a Rio Marina manca un interlocutore serio, non lo è certamente un Sindaco che risponde alle critiche con le minacce e cestina le osservazioni. Il Bosi sembra invece molto sensibile al ventarello della maldicenza e questo lo porta a dire delle impressionanti castronerie come se fossero verità. Vediamone alcune: a) Non è vero che il Sig. Mazzantini e Legambiente non abbiano mai detto nulla contro il disastroso ripascimento di Cavo, l’unica nostra “colpa” è quella di non aver mai partecipato a riunioni alle quali non venivamo invitati. Bosi si faccia informare meglio. b) La vicenda del faro di Monte Grosso nasce da un pasticcio del Comune di Rio Marina. L’ex calciatore del Livorno Igor Protti, persona civile e intelligente, ha fatto quello che l’irascibile sindaco piaggese-fiorentino non fa mai: ha chiesto un incontro a Legambiente per spiegare le cose e le sue ragioni. Il moderato Bosi farebbe bene ad imparare. c) Bosi continua a menarla con un’altra favoletta: quella della benevolenza di Legambiente verso il Comune “rosso” di Rio nell’Elba. Peccato che le uniche osservazioni e denunce sulla politica urbanistica di quel Comune siano venute da Legambiente e poi anche da un’opposizione civica (con una forte componente di sinistra), non si ha invece notizia di osservazioni da parte dei partiti di centro-destra che sostengono Bosi. Se è alla ricerca di sostegni ed omertà sugli errori/orrori urbanistici degli altri sindaci Bosi può rivolgersi lì, oppure, invece di continuare a parlare a vanvera, può presentare interpellanze parlamentari sulla questione o sollevare ufficialmente il caso come Sindaco citando quelle che lui ritiene illegalità. Il perché non l’abbia mai fatto è un mistero, forse semplicemente perché è comodo che gli altri abbiano fatto scempi urbanistici per poter giustificare i propri. Per Bosi è più comodo accusare Legambiente di essere contigua al centro-sinistra e di coprirne tutte le magagne. Lo sforzo di fantasia è enorme, anche perché l’unica contiguità che si vede realmente è quella di un’opposizione di centro-sinistra che a Rio Marina approva, muta ed unanime, tutte le peggiori scelte urbanistiche del centro-destra e di una Provincia e Regione di centro-sinistra molto disponibili ed amichevoli verso Bosi e le sue scelte urbanistiche politicamente scriteriate e spesso in contrasto con gli strumenti regionali. Se Bosi cerca contiguità con il centro-sinistra si guardi allo specchio. Bosi conclude con una delle sue solite affermazioni, tanto apodittiche quanto banali: «l mestiere dell’ambientalista è importante ma deve essere disinteressato e scevro da strumentalizzazioni affinché sia credibile». Lo informiamo che nessuno tra i dirigenti di Legambiente Arcipelago Toscano fa l’ambientalista di mestiere, nessuno ci guadagna una lira, tutti ci rimettiamo di tasca nostra. Quanto ad Umberto Mazzantini (perché è a lui che Bosi si rivolge ossessivamente), proprio per evitare ogni discorso di questo genere, non chiede nemmeno i rimborsi spese in qualità di componente del Direttivo del Parco Nazionale e versa praticamente tutti i gettoni di presenza (anche come Consigliere Comunale di Marciana Marina) a Legambiente e ad Organizzazioni umanitarie. In questa vicenda l’unico politico di mestiere che ci guadagna è l’onorevole sindaco Bosi, già Senatore, già Sottosegretario del Governo Berlusconi, già Consigliere Regionale e già non si sa quanti altri incarichi politici lautamente pagati. Poi, questo signore che mangia pane e politica da quando aveva i calzoni corti, accusa gli altri di fare politica… Forse crede di prendere in giro qualcuno, ma non siamo certo noi. Che poi il Bosi sia quello che ha fatto costruire meno all’Elba, se fosse vero, é dovuto solo al fatto che fino ad ora non é riuscito a costruire tutti i villaggi, le lottizzazioni, gli interventi che vorrebbe, da Capo d'Arco a Cala Seregola, dal Villaggio Paese alle tramogge delle Paffe trasformate in strutture ricettive... Quanto alle minacce di querela il Sindaco Bosi, se ce l'ha con noi, non ci spaventa di certo. Le rodomontate dei sindaci elbani sono sempre finite nel nulla. Noi (e il Wwf) denunciamo fatti ed esprimiamo giudizi su politiche urbanistiche, come nostro dovere e diritto, può anche non piacere a Bosi ed alla sua eterogenea compagnia di centro-destra-sinistra, ma è semplicemente così. Se ne faccia una ragione


vo costa dei barbari aera 1

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Cavo costa dei barbari aera 2

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cavo totale aerea

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