Il Sindaco di Rio Marina, On. Francesco Bosi, così replica a Legambiente sulla ex-discoteca "Costa dei Barbari " a Cavo: Il Sig. Mazzantini non si smentisce mai ed anche nel caso della “Costa dei Barbari” dimostra di fingere di non capire che una cosa è l’illegalità ed altra cosa è l’illegittimità. Infatti il processo che ha portato alla condanna dei protagonisti del recupero dell’ex “Costa dei Barbari” niente ha a che vedere con l’iter delle procedure che riguardano il recupero di quell’area. Se Egli, che auspica il confronto con l’Amministrazione Comunale, si calasse nei nostri panni, si accorgerebbe che le previsioni del Piano Regolatore debbano realizzarsi con tutte le precauzioni del caso, ma che non possono essere disattese per motivi estranei al processo penale. Questo è quanto ha fatto l’Amministrazione Comunale di Rio Marina, che ha tenuto per molti anni ferma la pratica edilizia subordinandone il buon esito alla soluzione degli impedimenti derivanti dai vincoli idrogeologici. Per quanto riguarda il processo penale voglio ribadire che questo Comune è parte lesa e come tale si è costituito presso il Tribunale di Genova. Ci ricordiamo di Elbopoli e proprio per questo abbiamo reagito con la massima prudenza, tanto è vero che al momento non verranno rilasciate concessioni edilizie fino a quando la Provincia di Livorno non avrà finalmente adeguato il sottopasso della strada provinciale alla sezione del Fosso Baccetti, così come è stato regimato ad opera di questa Amministrazione, Per avere un confronto serio con noi occorre che l’interlocutore sia serio. Questo non è il caso del Sig. Mazzantini che per quanto riguarda il nostro territorio è stato prodigo di gaffes come quella del ripascimento sbagliato della spiaggia di Cavo, sul quale non ha proferito parola, prodigandosi invece di critiche per l’ottimo nuovo ripascimento. Ed ancora, per il recupero dell’ex faro acquistato dal calciatore Igor Protti, che venne prima severamente criticato per poi essere, dopo qualche giorno, plaudito semplicemente perché si svolse un incontro privato Mazzantini – Protti. Si potrebbe continuare con molti altri casi, ivi compreso quello, ancor più eclatante, del limitrofo Comune di Rio nell’Elba per il quale un’espansione invasiva, tanto a monte che sulla costa, venne addirittura battezzata come modello da esportare. Anche se enormi costruzioni sono state realizzate perfino sbarrando impluvi sedi di corsi d’acqua. Il mestiere dell’ambientalista è importante ma deve essere disinteressato e scevro da strumentalizzazioni affinché sia credibile. Per quanto riguarda infine la dichiarazione di Legambiente Arcipelago sul WWF, voglio tranquillizzarli giacché il Comune di Rio Marina, che ha il primato per interventi nella difesa del suolo, ed anche il minor numero di costruzioni autorizzate, non si limiterà a “minacce rimaste sulla stampa” ma ha già in corso di trasmissione atti su carta bollata.
bosi fascia