Intervento del segretario intercomunale del PD Federico Mazzei: «La Finanziaria 2010 è pesantissima per tutte le amministrazioni locali, quelle più vicine ai cittadini: Comuni, Province e Comunità montane. Sono stati tagliati i trasferimenti del cosiddetto fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali. Inoltre, con l’accetta del Ministro leghista Roberto Calderoli, si è inferto, da Roma, un taglio secco al numero dei consiglieri comunali, si sono decapitate le circoscrizioni e i difensori civici, si è rattrappita l’autonomia di ottomila Comuni. Se il taglio per Comuni e Province è determinato al momento di nuove elezioni, per le Comunità montane è già operativo: con l’entrata in vigore della manovra (primo gennaio) lo Stato smette di finanziarle. Noi riteniamo che sia giusto ridurre i costi della politica. Un “risparmio” risibile e nelle amministrazioni più deboli e vicine ai cittadini . Mentre ben altre economie si sarebbero potute ottenere agendo sui 945 parlamentari (non solo andrebbero dimezzati ma gli andrebbero tolte gran parte delle inelencabili agevolazioni.. ) e sulle migliaia di consiglieri e assessori regionali ( la regione Sicilia ha circa 2600 stipendiati fra amministratori e dipendenti..) Una mossa a sorpresa, soprattutto perché l’intera materia era contenuta nel nuovo Codice delle Autonomie, varato dal governo in pompa magna lo scorso Novembre. Uno strumento molto importante il nuovo Codice, per arrivare al federalismo tanto sbandierato dalla Lega, perché quel testo definisce le diverse funzioni di tutti gli enti. Insomma, il governo centrale ha scavalcato le l’autonomie locali, decidendo da Roma quello che finora veniva disposto negli statuti comunali. Si poteva attendere di discutere la Carta delle Autonomie, invece, dal Governo e col rozzo strumento della legge finanziaria, si è dato uno schiaffo palese alle Regioni alle quali la Costituzione assegna la materia degli Enti locali. Anni di dibattito politico azzerati in un colpo solo ».
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