Legambiente Arcipelago Toscano esprime tutta la sua solidarietà ad Agnese Nannini ed al Wwf Elba e Capraia, attaccati rabbiosamente dal Sindaco di Rio Marina Bosi. Il Wwf non si preoccupi troppo, le sparate del nervosissimo sindaco Bosi puntano a confondere e a fare polverone, a vantarsi della messa in sicurezza del territorio fatta con i soldi del ministero dell’ambiente ricevuti anche grazie alla presenza del parco nazionale e poi ad accusare il parco nazionale di non far nulla… Quando poi Cavo e Rio Marina si allagano allora è colpa della provincia che viene lodata quando fornisce finanziamenti e da il via libera a discutibilissime operazioni urbanistiche come il Villaggio Paese. E’ il solito gioco delle tre carte ed anche la minaccia di querele è ormai diventato uno stucchevole ritornello. Dall’onorevole Bosi aspettiamo ancora di riceverne almeno una delle decine che ci ha annunciato solennemente che ci avrebbe fatto. Minacce che sono rimaste sulla stampa, mentre il cemento, gli sbancamenti e le seconde case avanzano in tutto il comune. L’ultima novità è il via libera della Conferenza dei servizi e del sempre unanime (quando si tratta di cemento) Consiglio comunale riese alla lottizzazione della ex discoteca della Costa dei Barbari, sempre al Cavo, una grande costruzione sulla spiaggia che è al centro, insieme all’ecomostro di Procchio, dello scandalo edilizio di Elbopoli che ha coinvolto due prefetti, un giudice, imprenditori e funzionari pubblici. L’Italia è probabilmente l’unico Paese democratico dove si fanno conferenze dei servizi per favorire e velocizzare l’iter di progetti edilizi discutibili e finiti sotto inchiesta. A quanto pare ci sarebbero state delle prescrizioni che avrebbero ridimensionato il progetto originale, ma il via libera rimane in tutta la sua gravità e in tutto il suo impatto paesaggistico e fa parte di quella politica cementificatoria di villaggi di seconde e terze case, di un modello turistico vecchio e superato che punta a stravolgere completamente la costa e le colline cavesi e riesi, trasformando addirittura in residenza alberghiera le vecchie tramogge del calcare delle Paffe.
2009 SCEMPIO CAVO FILIPPINI 3