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A Sciambere del sushi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 dicembre 2009

Egregio Direttore, Che una mangiata di carpaccio di pesce all’elbana (??!!!) tra il vulcanico inventore di palle istituzionali geneticamente modificate Martinenghi e lo sconosciuto neo-federale leghista elbano (ma foresto) diventi una questione di gossip politico può succedere solo all’Elba o su “Chi”, il giornale berlusconiano dove ignote sgallettate si fanno fotografare mentre un altro ignoto bischero del Grande Fratello le palpeggia sotto il tavolo e in mezzo alla scollatura. Ma tant’è questo ci è dato… Ma la cosa che mi ha più colpito non sono i soliti inutili vaniloqui di due milanesi sulla necessità di istituire la provincia più microscopica e meno popolata del mondo esclusa quelle di qualche sperduto Stato dell’Oceania, dove, per motivi di microscopicità e lontananza, vengono elevati a province anche atolli grandi come Fetovaia… quel che preoccupa è quanto scrive alla fine della descrizione del lauto pranzo di sushi-nipponico-elbano (tanto per rimanere in tema di grandi tradizioni culturali della Libera Padania…) l’ingegnere genetico-istituzionale elbano-meneghino alla fine del suo ragionare: «Benvenga dunque il sostegno della Lega Nord, come benvenuto sarà quello del PDL e di tutti i partiti dell’arco costituzionale». Qualcuno dovrebbe spiegare a Martinenghi che i partiti dell’Arco costituzionale non esistono più, visto che andavano dalla defunta Dc al trapassato PCI passando per laici e PSI. Qualcuno dovrebbe spiegare a Martinenghi che il più “vecchio” partito italiano (ops, padano) esistente in Parlamento si chiama Lega Nord per l’indipendenza della Padania, che blatera di secessione, dice che con il tricolore ci si dovrebbe pulire il culo, chiama la capitale d’Italia “ladrona” (ma mantiene ben pagati ministri al governo) e presenta leggi razziali che quella Costituzione “dell’Arco” violano ed offendono. Cosa ci sia di costituzionale in un Partito apertamente secessionista e xenofobo, che disprezza l’Italia e gli Italiani da Orbetello in giù (ma fino al Po anche quelli dall’Appennino in giù) è un mistero. Forse Martinenghi ha accompagnato il sushi elbano con qualcosa di troppo forte. Ma cosa ci sia di Arco Costituzionale nel Pdl, oltre l’ex neo-fascista Fini che disprezzava solo qualche lustro fa da caporione del MSI la Costituzione che ora difende, è un mistero ancora più grande. Il Ducetto di Arcore, santificato sotto Natale dal gesto insensato di un povero folle diventato incredibilmente un esempio di odio politico e così propagandatoci dalla più servile informazione esistente in un Paese occidentale, ha tentato di modificare quella Costituzione con una legge fortunatamente bocciata da un salutare referendum che ha dimostrato che gli italiani sono disponibili a farsi prendere per il culo ma fino ad un certo punto. Questo pilastrino dell’Arco Costituzionale, prima di essere colpito e miracolato dalla Madonnina, aveva detto che quella Costituzione era vecchia carta straccia e che la avrebbe cambiata (e la cambierà) come avrebbe voluto lui e per i comodi e gli interessi suoi. La prima Costituzione ad personam d’Europa, per modificare tutti gli equilibri e i contrappesi previsti dalla Costituzione. Per trovare esempi simili si dovrebbe andare in Corea del Nord, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Niger, Venezuela… tutti Paesi in mano a satrapi e duci spesso sanguinari dove la democrazia è un opzional. Sarebbe questo l’Arco Costituzionale della cena del pesce crudo? Non è che c’era rimasta qualche tossina di pesce palla che, grazie al cambiamento climatico, ha raggiunto anche i nostri mari? E soprattutto, ci credono in quello che dicono o ce lo vogliono far credere pigliandoci per i fondelli con frasi fatte ma fatte passare per novità? TIRO FISSO 2 Caro Lei Poco da eccepire da parte mia sulla marea di sensate argomentazioni che oppone alle risultanze del convivio meneghino in insulare terra straniera, ma non posso fare a meno di stigmatizzare il profondo sadismo che la pervade, non già nei confronti del bersaglio dei suoi strali ma nei confronti di noi innocenti e tapini. Al suo confronto il Divin Marchese diventa un terziario francescano! Orbene è arcinota l’abitudine del Martinenghi di sparire ai nostri occhi immergendosi in profonde lunghissime apnee (la foca monaca je fa ‘na pippa) da cui poi improvvisamente riemerge per sparare massiccie quantità di cazzate filosofico-politico-istituzionali alle stelle; e se qualcuno poi si azzarda a eccepire o commentare con uno “sbao”, risponde con un chilometrico pippettone invocando un diritto di replica prima di reimmergersi da Capodoglio Padano. S’immagina ora cosa ci aspetta? Pure sotto Natale? Lei è senza misericordia .. si vergogni! P.S. Il sushi mi fa schifo


capodoglio cetacei balene mare

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