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Controcopertina - Verdi: Il caso Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 04 settembre 2003

Conferenza stampa dei Verdi nella mattina di giovedì 4 settembre dove alla presenza di Mario Lupi Presidente regionale Verdi Fabio Roggiolani capogruppo Verdi della Regione Toscana Marino Garfagnoli Direttivo Verdi Arc Toscano e Carlo Rizzoli Portavoce dei Verdi A. T. si è fatto il punto sul precipitare degli eventi elbani. Dal dibattito, al quale hanno preso parte anche numerosi cittadini, è scaturito il seguente documento: Un mese micidiale di avvenimenti legati tra loro dal filo dell' illegalità sono sotto gli occhi di tutti, non sono un’ invenzione. Occorre certo evitare di fare di tutte le erbe un fascio, di ‘criminalizzare’ l’ Isola intera, ma occorre anche evitare le sottovalutazioni. Ciò che è avvenuto, dagli intrallazzi della Comunità Montana ( Montecarlo è la punta dell' iceberg) ai comitati d’ affari costruiti attorno all’ edilizia, dallo squallido sfruttamento delle lavoratrici immigrate alle manovre di svendita di Pianosa , fino alla criminalità assassina degli incendi che continuano , ci dimostra che Abbiamo dichiarato, assieme alle altre forze del centrosinistra non siamo di fronte ad alcune mele marce, ma ad un sistema che non è nato ora, che inquina l’ Elba in profondità, nel tessuto democratico, che muta il rapporto tra i cittadini, che peggiora la qualità della vita di tutti. Un sistema che per funzionare non ha bisogno di coinvolgere tutti, a cui basta a volte riempire dei vuoti. , che questo togliere il coperchio a situazioni diffuse di illegalità ( note da tempo a molti ) può essere un ' occasione di rinascita per l' Elba, a patto che si vada fino in fondo e che ognuno faccia la propria parte così come la stanno facendo Magistratura, Carabinieri e Forze dell' Ordine, con la capacità di guardare anche al proprio interno. E’ un compito che abbiamo davanti tutti, in quanto Cittadini , Istituzioni, Economia e Forze Politiche, un compito che richiede di mettere da parte ipocrisie, sottovalutazioni, difese d’ ufficio. Il problema non è quello di difenderci dai rischi di criminalizzazione, ma di dimostrare con atti e comportamenti nuovi, che si volta pagina rispetto ad atteggiamenti illegali concreti e diffusi, che si mette in campo una strategia di prevenzione e controllo a partire dalle istituzioni. Per questo è inadeguata la levata di scudi dei Sindaci elbani, perché è solo difensiva e tende blandire l’ orgoglio ferito, a dire non siamo tutti così.. Dalle Istituzioni ai Partiti , che ne sono , assieme ai cittadini, gli artefici: la nostra valutazione è che i Partiti sono purtroppo all' Elba quasi inesistenti, incapaci di selezionare una classe dirigente adeguata, tant'è che parte delle Istituzioni Pubbliche – troppa la frammentazione -sembrano sempre più in mano o ad Amministratori che- bypassando i deboli partiti- si autocandidano a succedere a se stessi, cambiano casacca per restare in sella o a consulenti e funzionari che orientano scelte strategiche ( edilizia, appalti ) in base a non si sa quali programmi . Evidente come in questa assenza di Politica con la P maiuscola, in questa mancanza di Responsabilità e controllo, si annidi e prosperi la mala pianta dell' illegalità, l' affarismo privato diventi il segno forte delle Pubbliche Amministrazioni, a volte con la foglia di fico di qualche intervento 'sociale'. Il miliardo e mezzo di metri cubi previsti complessivamente dai piani regolatori degli 8 Comuni sono una pietra tombale , oltre che sull’ unica economia possibile, quella basata sull’ ambiente , anche sulla democrazia. Sono in ballo la qualità della vita sull' isola, la stessa convivenza civile, questioni che vengono prima dell' essere di destra o di sinistra... E' una situazione che va invertita con decisione, ognuno - appunto - secondo le proprie responsabilità, pena il peggiorare della situazione verso scenari più inquietanti legati alla criminalità organizzata e allo spaccio delle droghe pesanti. La nostra responsabilità di forza politica- pragmatica e di sinistra - è quella di non fare sconti sui principii di legalita e democrazia, e le elezioni Amministrative della prossima primavera sono un bel banco di prova per affermare questi principi. Abbiamo proposto alle altre forze dell' Ulivo , a Di Pietro e Rifondazione Comunista, un coordinamento elbano che prenda in pugno responsabilmente la prossima tornata elettorale sull' isola, in tutti i Comuni, per affermare principii unitari validi per tutti : assumiamoci le nostre responsabilità, che sono poi quelle che ci affida la Costituzione. Come Verdi dichiariamo fin da ora che non saremo disponibili ad appoggiare candidati che per qualsiasi motivo siano incappati in evidenti conflitti di interesse o palesi illegittimità. In assenza di accordo su questo punto in uno o più comuni, i Verdi si sentiranno- in quelle realtà- in dovere di dare il proprio contributo alla costruzione di liste civiche di rinnovamento e legalità quali dovrebbero essere ovunque.


Roggiolani

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