La Legge elettorale Regionale con i suoi sbarramenti al 4% che sembrano un tardivo e cattivo frutto della stagione veltrusconiana, in presenza di una sinistra che tarda a compattarsi ed a trovare "un punto di gravità permanente". A pensarla a sinistra ci sarebbe da preoccuparsi per la concreta possibilità di vedersi come elettori di nuovo di fronte all'alternativa di rischiare di restar fuori dalle istituzioni o cedere al ricatto moderato del centrismo piddino. Ma all'Elba almeno all'indomani delle primarie, nella casa in costruzione di Sinistra Ecologia e Libertà l'aria che si respira è quella di un cauto ottimismo: " Nonostante la bassa affluenza registrata domenica - dicono - le primarie restano, secondo noi, un importante strumento di democrazia e di partecipazione, specie all’interno di un sistema politico bloccato che contrae le possibilità di scelta del singolo cittadino, finendo con il delegare a pochi addirittura la composizione delle nostre istituzioni. È successo a livello nazionale, è successo anche con l’ultima legge elettorale costruita nella nostra Regione. Per questo lavoreremo in questi mesi per raccogliere le firme per il referendum finalizzato alla reintroduzione del voto di preferenza, allo scopo di restituire ancora più voce ai cittadini. Nonostante lo spazio e l’autonomia di scelta per i cittadini sembra ridursi ad ogni piè sospinto, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e questo è senza dubbio il bello della politica". Il riferimento è chiaramente a quello che è successo all'Elba con queste primarie che hanno regalato a S.E.L. un risultato inaspettato: Maria Grazia Mazzei, La Rossa, ha sparigliato i giochi e portando a votare un bel numero di persone è riuscita addirittura nell’obiettivo insperato di superare il candidato del PD, nonché segretario di Federazione. "Oggi Sinistra e Libertà all’Elba - riprendono quelli di Sinistra Ecologia e Libertà - è alla pari con il Partito Democratico. Ecco, questo è successo. Ed è un buon motivo per noi di sinistra per essere contenti. Un risultato per niente scontato che ha messo in atto buone e nuove strategie, ma soprattutto ha impegnato tanta gente che si è sentita chiamata a darsi da fare in questo momento così pericoloso per il nostro paese". Non sanno quelli della SEL come finirà la storia, ma niente è impossibile. Senza varcare il canale e coltivando un bacino elettorale che ha espresso appena lo 0,4% circa dei voti si è piazzata al settimo posto assoluto tra i 75 candidati della SEL con pochi giorni di campagna elettorale a costo più o meno zero, un tam tam soprattutto on line, puntellato dai social-network, un'ironico doppiosenso come slogan "votalarossa". "Potremmo anche riuscire a portare in regione una donna, una donna di sinistra, un’elbana ..." Ma è proprio lei La Rossa,a chiudere pragmaticamente: "Potremmo riuscire - dice Maria Grazia Mazzei - a rimettere in piedi all’Elba un nuovo partito DI SINISTRA, potremmo recuperare all'impegno politico e civile molte valide energie umane che si sono perse in questi anni di politiche prive di tensione ideale e passione, potremmo costruire una casa della sinistra senza dogmi, vecchiumi e paludamenti, ed in cui i giovani che hanno voglia di cambiare la società si sentano a casa loro, potremmo essere tanti, forti, decisi. Potremmo iniziare a cambiare tante cose che non ci piacciono. Potremmo. Dipende da tutti noi. Io credo che dobbiamo provare a farlo. Sui quotidiani di ieri - termina La Rossa - abbiamo letto tutti cosa sta succedendo a Rio Marina: prima hanno venduto ora, addirittura, regalano il patrimonio pubblico: ancora cemento, ancora speculazioni sul nostro territorio. Non abbiamo più tempo. A proposito volevo dire una cosa……grazie a tutti, grazie di cuore".
SEL carta adesione