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Molte preoccupazioni, ma anche proposte per il rilancio della stazione di Campiglia.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 dicembre 2009

Riflettori accesi sui treni e sulla stazione di Campiglia per iniziativa delle liste civiche Comune dei Cittadini e Uniti per Suvereto. Un dibattito con molte preoccupazioni, ma anche con precise proposte per rilanciare un servizio essenziale per la Val di Cornia e l’arcipelago Toscano. Nutrita la presenza dei rappresentanti delle istituzioni: l’assessore provinciale ai trasporti Toncelli, il Sindaco di Campiglia Soffritti, il presidente del Circondario Pioli ed anche del Sindaco di Rio nell’Elba Alessi, intervenuto per sottolineare l’importanza della stazione di Campiglia per i cittadini dell’Elba. (NDR Alessi in particolare ha evidenziato come i tagli ferroviari vadano ad incidere negativamente in un diritto alla mobilità delle popolazioni insulari "disservite" sulle quali ancora in tema di una continuità territoriale ancora da conquistare, gravano le incertezze connesse con la privatizzazione dei trasporti marittimi in via di compimento) Molti i temi trattati: - la debolezza del sistema ferroviario italiano per il trasporto merci, con una media del 9.9% contro il 17% dell’UE e del 21,4% della Germania; - servizi per i passeggeri che in ambito locale non sono migliorati, se è vero che per raggiungere Firenze da Campiglia s’impiega più tempo di quanto ne occorresse 30 anni fa; - treni ad alta velocità che rispondono solo a logiche di mercato a discapito delle necessità dei territori che vedono ridursi le offerte di mobilità per moltissimi viaggiatori e aumentare i costi; - stazione di Campiglia in grave stato di degrado. Il dibattito ha messo in evidenza l’assenza di dialogo tra il Governo (a cui risponde Trenitalia per l’alta velocità) le Regioni e gli enti locali. Questa incomunicabilità è alla base delle ragioni per le quali sono state soppresse fermate dei treni ad alta velocità senza che vi fosse la necessaria riorganizzazione dei treni regionali, con gravi disservizi per viaggiatori e pendolari. Di tutto questo soffre la stazione di Campiglia ed il suo bacino. L’assemblea ha rivolto un invito alle istituzioni, come alle forze politiche e sociali , affinché non sia abbassata la guardia su un tema di così grande rilevanza per l’ammodernamento e lo sviluppo del nostro territorio. A partire dalla protesta di questi giorni deve essere riconsiderato l’orario regionale già dal prossimo orario estivo, ripristinando fermate di treni a lunga percorrenza e coordinando gli orari dei treni regionali lungo la tratta Livorno - Grosseto. E’ stato richiesto un deciso intervento della Regione per riconoscere a Campiglia la funzione di stazione di bacino e di nodo strategico per l’intermodalità con i bus e con i traghetti per l’isola d’Elba. Il dibattito ha fatto emergere anche l’inadeguatezza delle scelte urbanistiche compiute dal Comune per la stazione di Campiglia. Negli ultimi anni intorno alla stazione sono sorti capannoni, ma nessuna attenzione è stata posta ai servizi per i passeggeri: biglietteria spesso chiusa, assenza di informazioni sul territorio e sui servizi bus, cartellonistica scadente, mancanza di collegamenti pedonali e ciclabili con il paese, disordine delle funzioni che alternano case, alberghi, capannoni artigianali, depositi di rifiuti, ecc. Anche per questo serve una netta inversione di tendenza, a partire dal prossimo Regolamento Urbanistico che deve assumere la stazione come un bene comune per la collettività e un servizio essenziale per l’economia locale. Le liste civiche si sono assunte l’impegno di tornare sull’argomento prima del prossimo orario estivo per verificare, con le istituzioni locali, quali azioni sono state realmente intraprese e quali risultati sono stati ottenuti.


Danza ballerine in partenza da Campiglia

Danza ballerine in partenza da Campiglia