Il Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri ha dovuto scrivere una lettera al ministro dell’ambiente Prestigiacomo per invitarla a far togliere dalla finanziaria la norma con la quale si scioglierebbero i Consorzi compresi quelli che attualmente gestiscono aree protette marine come quella di Portofino. Prima hanno rischiato di essere sciolti gli enti parco nazionali per un ‘errore’ di Tremonti, poi Calderoli aveva previsto nel nuovo Codice delle autonomie lo scioglimento degli enti parco regionale che ha dovuto togliere, ora in quel guazzabuglio che è la legge finanziaria compare questa nuova bella pensata. E se per i parchi tutti giorni c’è qualche sorpresa del genere non è che per gli enti locali tiri aria migliore se i sindaci e i presidenti di provincia ( ma anche alle regioni) viene impedito di utilizzare per intero i loro soldi che già sono pochi. E poi si ciancia di federalismo, riforme e altre balle del genere. E tutto questo mentre e non solo a Copenaghen si riconosce che senza un più marcato e incisivo ruolo delle istituzioni pubbliche –compresi parchi- non sarà possibile rispondere efficacemente ai problemi posti dai cambiamenti climatici e dalla crisi economica. C’è semmai da chiedersi perché finora la risposta anche dei tanti che sono giustamente preoccupati per come vanno le cose le risposte a queste sconcertanti sortite siano piuttosto deboli e distratte.
cartello parco volterraio