E' finita nel peggiore dei modi la lunga attesa che via via ha fatto ridurre al minimo le speranze di ritrovare vivo il giovane sub Alvise Rampazzo, scomparso nelle acque riesi di Nisporto martedì pomeriggio. Il suo corpo è stato ritrovato intorno a mezzogiorno di giovedì 4 settembre dal nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Portoferraio coadiuvati dal nucleo sommozzatori di Trieste, presenti sull’Isola per operazioni di addestramento in mare. Lo hanno trovato ad una profondità di circa dieci metri, davanti allo specchio di mare della stessa spiaggia riese da cui si era tuffato, adagiato sul fondo intorno al contrappeso di una boa. Le operazioni coordinate dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio hanno visto l'intervento anche di un mezzo marittimo dei Vigili del Fuoco di Piombino che ha condotto la salma del giovane nel Capolugo elbano dove ad attenderlo c'era un mezzo di soccorso del SS. Sacramento. Alvise Rampazzo ingegnere di 27 anni abitava con i genitori e la sorella Silvia a Massanzago in provincia di Padova. Dopo la laurea in ingegneria conseguita con il massimo dei voti, era adesso impegnato nel primo anno di dottorato di ricerca in ingegneria civile. Era da pochi giorni all'Elba, sarebbe dovuto ripartire martedì, ma aveva deciso di trattenersi ancora un giorno, visto che con il computer portatile poteva svolgere il suo lavoro anche dalla località di vacanza.