Torna indietro

A Sciambere del far chiarezza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 10 dicembre 2009

Chi rema contro gli elbani - L'inopinato quanto assurdo commissariamento della sezione provinciale arcipelago toscano isola d'Elba della Lega Nord per l'indipendenza della Padania con la sospensione dei suoi attuali dirigenti, tra cui Carlo Bensa e tutto il direttivo, è stato l'ultimo atto di una serie di decreti in pieno stile autocratico da parte di una dirigenza della Lega Nord Toscana, che agisce solo a colpi di ukase di tipi zarista eliminando ogni tipo di dialettica interna al movimento...Ma non ci vogliamo occupare di questi dirigenti leghisti fiorentini per i quali crediamo, parleranno i ricorsi in atto.... Piuttosto ci vogliamo soffermare su certi "spettatori Interessati" che hanno "esultato" alla notizia del commissariamento della sezione provinciale arcipelago toscano della Lega Nord per l'indipendenza della Padania. Evidentemente , tali scene di ..esultanza sono spiegabili solo con un tentativo di accrditamento a questi politicantiche da Roma e Firenze come al solito, tentano di imporre le loro decisioni e scelte alla spalle degli Elbani, come ha sempre fatto questa politica romanocentricica da oltre mezzo secolo. E capiamo perchè Carlo Bensa storico leader del leghismo e autonomismo elbano, sia continuamente attaccato da figure meschine che cercano l'ennesimo favore di natura clientelare o l' incaricichetto a livello partitico. Carlo Bensa personaggio sanguigno e schietto è da sempre in lotta contro i poteri forti che hanno ridotto l'isola e l'arcipelago a "colonie", dove sono stati imposti vincoli e divieti assurdi con l'istituzione di un Pnat che serve solo ad alimentare un coacervo di interessi affaristici clientelari che spaziano dalla lobby ambientalista fino a ben individuati settori ministeriali governativi romani. Un fronte di interessi bypartisan, composito politicamente ma unito nel danneggiare gli interessi dell'economia dell'arcipelago toscano e della Costa Ovest toscana, zona sempre più marginali rispetto allo sviluppo imposto e programmata a Roma e Firenze. Un arcipelago e una costa Ovest toscana, dove i trasporti con le ferrovie, sono ad uno stado di predismissione con paurosi tagli alle corse, e uno stato dei vettori e delle stazioni da quinto mondo, dove si privilegia al contrario l'alta velocità sulla Roma Firenze, abbandonando di fatto le tratte costiere ovvero la linea Roma Pisa Genova Nizza. E che dire dell' autostrada Tirrenica....? Non sarà certo utile all'economia dell' arcipelago e della costa ovest toscana, ma con i suoi innumerevoli caselli.. riscossione balzelli disseminati sul percorso... temiamo che le tariffe ed il costo dei trasporti e quindi delle merci dirette all'arcipelago, lievitino ulteriormente affossando definitivamente economia e turismo elbano e toscano occidentale. Carlo Bensa queste cose le ha sempre sostenute a testa alta, sempre contro il palazzo e sempre in difesa dell'Elba e degli elbani.... e per questo crediamo si sia fatto uno stuolo di nemici che però riteniamo non elbani dogc ma meschini opportunisti in cerca di un misero tornaconto personale Squalo Cagnaccio Gentile Signore Ci lasci, prima d'ogni altra cosa, complimentare con la pura padanità della espressione "rema contro" che un semplice elbano non userebbe mai, forse l'ilvate direbbe controrema o controvoga, ma se ha un po' di sale in zucca e conoscenze della minima navigazione superiori a quelle di un gatto di piombo padano, saprebbe che per contrastare chi rema basta "sìare", remo fermo di taglio in acqua: la barca continua a girare su se stessa, meno fatica e più certezza di aderenza linguistico-dialettale, c.f.r. "uno sìa e l'altro voga" stupendo modo di dire isolano che rende anche perfettamente l'attuale situazione della Lega all'Elba. Altra annotazione d'obbligo quella sul signor Bensa "storico leader" che ci dimostra quanto per la Lega il termine storico corrisponda a cicli poco più che annuali, storicamente ci ricordiamo di un Bensa iscritto al PCI (alle cui riunioni, in ostentata tuta arancione operaia pure di domenica, ci leggeva ampi stralci di complessi articoli pubblicati su Rinascita senza badare alla punteggiatura o a capirli), poi ci ricordiamo di lui come locale Segretario Politico Socialdemocratico (autore di meravigliosi quadri murali che facevano gente per il loro "futurismo" ortografico e semiologico) quando il Senatur già spandeva il verbo federalista di Miglio. Si sarà quindi erto o rizzato il Vostro Eroe "a testa alta, sempre contro il palazzo e sempre in difesa dell'Elba e degli elbani" ma tardino, e dopo aver tentato di entrare nel palazzo ora dalla porta, ora dalla finestra. Inoltre neppure possiamo fare a meno di notare che, fino alla folgore che lo ha colpito, questa quercia autonomista ci pareva filare d'amore e d'accordo, in perfetta sintonia, con le strutture "romanocentriche e fiorentinocentriche" del partito che lo ha messo alla porta (seguaci inclusi) in quattroequattrotto, la storia dello scontro ideologico interno, credeteci, sta ritta su con lo sputo, quindi, dovendo fare per mestiere quelli che spiegano agli altri che cosa succede, rivolgiamo una supplica binaria: Fateci capire qualcosa. Tanto a Los Rebeldes de la Vadana che ai canonici leghisti commissarianti e riconosciuti da Roma e Milano (nel caso unite nel "si accomodi fuori") chiediamo IL PERCHE', IL VERO MOTIVO PER IL QUALE E' STATO ASSUNTO UN TALE PROVVEDIMENTO DALL'OGGI AL DOMANI, non nascondendo che, dati anche i personaggi in ballo, ci punge vaghezza che la supposta diatriba sulla interpretazione più o meno ortodossa dell'autonomismo insulare, risulti essere una solenne puttanata. E occhio, meglio convincerci che autorizzarci a pensare il peggio del peggio.


vignetta padana

vignetta padana