Strana storia quella che è accaduta in Val di Denari poco dopo le 13 di giovedì 28 Novembre ed ha avuto per teatro una villa appartenuta fino a qualche anno fa ad un noto medico. Lo stabile, che è circondato da un grande parco, da molto tempo è abitato solo in maniera saltuaria, e di norma viene utilizzato per dare ospitalità ad operai di ditte del continente che vengono a svolgere all’Elba lavori nell’edilizia. Dal giardino di quella villa alcune signore abitanti in un condominio vicino hanno sentito provenire una voce femminile che chiedeva aiuto. Le signore hanno passato i cancelli ed hanno trovato a terra una ragazza, una trentenne elbana, che si era infortunata ad una caviglia. La giovane donna che appariva leggermente confusa, chiedeva alle sue soccorritrici di chiamare un’ambulanza, ma anche di avvertire i Carabinieri, e spiegava il perché della sua richiesta aggiuntiva, dicendo di essersi procurata la lesione saltando dalla finestra del primo piano dello stabile, nel tentativo di uscire da una stanza all’interno della quale era stata chiusa da un uomo un trentatreenne siciliano che l’aveva appunto condotta nella villa. Sul posto arrivavano poco dopo sia i volontari della Misericordia che trasportavano la donna al Pronto Soccorso dell’ospedale portoferraiese, sia i Carabinieri. Ed i militari dell’Arma, dopo aver raccolto le testimonianze delle persone che erano intervenute sono entrati nello stabile constatando elementi di veridicità nel racconto dell’episodio, trovando chiusa dall’esterno la porta della camera da cui era saltata giù l’infortunata. Scattavano allora le ricerche per l’autore del sequestro che veniva individuato ed arrestato nel pomeriggio e successivamente trasferito nel carcere livornese delle Sughere.