Poveromo! lo marcano così stretto che non pole più nemmeno farsi portare un carico di tegami a casa per rallegrare le serate, di altri incontri pedagogici con Noemi ‘un se ne parla, con quello che gli ha chiesto la moglie di alimenti ci si manterrebbe quasi una squadra di calcio in serie A, per avere la considerazione internazionale di qualcuno è costretto a far visita all'autocrate suo modello Putin, all'emiro del Kikazzenistan, o a delinquenti a piede libero come Gheddafi e Lukashenko, la notte sogna che Fini gli sfila il seggiolone di sotto in culo basso; gli ci mancava giusto Spatuzza! Vero stavolta non è stato preso in contropiede ha mobilitato tutti i suoi solerti gazzettieri che ha piazzato su 5 delle 8 bocche da fuoco dell’informazione TV nazionale (considerando con generosità RAI3, La7 e SKY competitive) e a tal proposito ecco come la “Rassegna Stanca” racconta la demolizione preventiva del pentito da parte dei “colonnelli”: “Ha sciolto un bambino nell’acido. Il Pdl ha scelto questa frase per mostrare all’Italia l’inaffidabilità di Spatuzza. Ecco Berlusconi: si sputtana il Paese dando spazio a un pentito che ha sulla coscienza un bambino sciolto nell’acido. Ecco chiappetta nera Gasparri: ha sciolto nell’acido un bambino di dodici anni per conto della mafia. Ecco il tenero Prestigiacomo: il più ignobile tassello della strategia di destabilizzazione del governo perpetrato accreditando un feroce animale che ha sciolto un bambino nell’acido. Ecco Capezzone: è responsabile di crimini orrendi, non gli si può attribuire credibilità. Ecco Bocchino: Spatuzza, noto per i suoi reati efferati, ha fatto uno show mediatico teso a colpire il premier e Dell’Utri. Ecco l’agiografo governativo, Feltri: Spatuzza, noto per aver ucciso nell’acido un ragazzino…” Ma l’acuto notista aggiunge anche “Poi c’è Mangano, che secondo Berlusconi e Dell’Utri non solo è affidabile, ma è addirittura un eroe. E chi è Mangano? E’ lo stalliere di Arcore, il pluriomicida mafioso che appendeva i ragazzini ai ganci di macellaio e scioglieva persone nell’acido.E sia, ammettiamo che Spatuzza sia inaffidabile. Allora perché Mangano è un eroe? E’ forse il tipo di acido usato a determinare il grado di affidabilità?” Ma di Mangano non si parla e si cita a più riprese, tra le vittime dei pentiti il Senatore Andreotti, continuando con la tecnica tipica degli informatori di regime ad omettere e mentire, omettere che Andreotti al contrario di Berlusconi ha fatto tutto ciò che poteva per andare a processo, mentire ripetendo che Andreotti è stato assolto, quando c’è una sentenza che dichiara non perseguibili per il tempo trascorso ma arciprovati i rapporti tra l’ex-presidente del consiglio e la mafia. E via ancora con la bugia ripetuta che diventa verità I GIUDICI SI SONO SCATENATI CONTRO BERLUSCONI quando è sceso in politica, è vero il contrario e lo ha detto Fedele Confalonieri presidente di Mediaset già nel 2001 “Se Berlusconi non scendeva in politica eravamo sotto un ponte o in galera” L’imprenditore Berlusconi ben prima di “scendere in campo” era oggetto di provvedimenti ed indagini di tutto rilievo. Si chiedano informazioni al riguardo all’onorevole Berruti (PdL) allora capitano della GdF e (chissà perchè) passato poco dopo nella corte dei suoi avvocati ed ora suo parlamentare. E chissà, forse ne sa qualcosa anche un ferajese che più DOC non si pole, di Piazza Padella, il Generale (a riposo) della GdF Giacomo Coletti all’epoca dei fatti anch’egli giovane ufficiale della Guardia di Finanza. Ed ancora questo lungimirante ancorché schiacciato faro della politica nazionale non si era accorto che i “giudici rossi” stavano conducendo l’Italia alla rovina? Perché pompò quanto mai con il suoi TG l’opera di mani pulite? Perché proprio al più noto di questi mestatori Antonio Di Pietro egli il pelato-moquettato offrì su un piatto d’argento la carica (rifiutata) di MINISTRO DELLA GIUSTIZIA? Ed ancora il compitino ripetuto da tutti sul perché: “La Mafia ci attacca perché nessuno come noi l’ha combattuta” peccato che TUTTI I PROVVEDIMENTI RECENTEMENTE ASSUNTI O ANNUNCIATI NELLA FOGA DI PARARE IL CAVALIERESCO CULO (lodo Alfano a parte) FAVORISCANO CHI DELINQUE dallo scudo fiscale, al cosiddetto processo breve, alle intercettazioni telefoniche ed altri etc Ma quello che afferma il collaboratore di giustizia è poi cosa che non attiene a quello che accade oggi: egli dice in pratica che ci fu una trattativa tra mafia e pezzi dello Stato (con tutte le gravissime conseguenze che ciò comporterebbe se provato) e che tra questi pezzi c’erano il Fondatore ed il co-fondatore di Forza italia che (vedi l’eroe Mangano) degli strettissimi rapporti con mafiosi di rango è già provato e passato in giudicato li abbiano avuti. I giudici debbono appurare la verità senza pressioni ed ogni altra indebita rottura di coglioni. Punto. Tutto il resto sono nebbiose chiacchiere, cortine fumogene e isterismi del servo che teme la disgrazia padronale e con essa il venir meno del sostentamento. In un paese normale la gente comune avrebbe diritto di essere informata correttamente ma questo, al pari dei paesi degli amici del Berluska: Putin, Lukashenko e Gheddafi è ormai un paese a democrazia informativa molto limitata.
Il banditore