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Gli impegni dell'assessore Simoncini con il comitato Elba scuole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 06 dicembre 2009

“Farò incontrare il “Comitato Elba Scuole” con la Commissione regionale dell'istruzione, per esaminare le richieste che emergono da questo nuovo movimento, e metterò a disposizione il mio ufficio per una formulazione ulteriore della vostra proposta di legge che intende dare stabilità al personale scolastico nelle piccole isole”. Questi sono stati gli impegni assunti da Gianfranco Simoncini assessore regionale all'istruzione, intervenuto di recente nell'affollata assemblea svoltasi nella sala consiliare, presenti genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, politici tra cui Matteo Tortolini del PD, il sindaco di Rio Elba Danilo Alessi, l'assessore portoferraiese Jessica Muti e altri. “La regione Toscana- ha detto ancora Simonicini- ha presente le criticità del mondo della scuola, anche nelle periferie, e non a caso destina 36 milioni l'anno al settore sul quale ha competenza lo Stato. Ci impegniamo a partire dagli asili nido, nell'edilizia scolastica, ci battiamo per il diritto allo studio a fronte dei tagli governativi e vogliamo dare priorità all'inserimento dei diversamente abili”. Questi ed altri concetti espressi dall'assessore, mentre nell'introduzione Grazia Mazzei e Luciano Giorni avevano esposto la situazione isolana “Siamo un movimento libero- avevano detto- esaminiamo le criticità esistenti nei plessi del nostro territorio e formuliamo proposte risolutive. I problemi sono aggravati dalla controriforma Gelmini. La scuola isolana è sull'orlo del tracollo economico e i genitori devono tirar fuori i soldi per aiutare nella funzionalità quotidiana. I diversamente abili non hanno docenti abilitati e sono nominati in ritardo. Ci siamo spinti anche nel proporre una legge per le piccole isole, al fine di creare incarichi del personale pluriennali, per raggiungere una stabilità del personale che inseguiamo da decenni.” Il governo- ha concluso Simoncini- non dà un ruolo centrale alla scuola: non considera questa realtà come una priorità o come un investimento, la scuola vine vista solo come un costo. Elimineranno in tre anni 150,000 posti di lavoro nella scuola e tagli per 9 milioni di euro. Porteremo queste problematiche in Regione e quindi l'iniziativa potrà crescere e arrivare in Parlamento. Il governo ha proposto con il decreto legge del 25 settembre che le scuole realizzino progetti che poi le regioni dovrebbero finanziare per i precari. La regione Toscana ha detto no: il governo taglia poi pretende che noi si intervenga. Noi invece faremo progetti reali, d' intesa con i sindacato per dare qualità “.


mamme scuola media

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