“Prevedere nella legge finanziaria forme di rimborso ai comuni per istituire le ronde è un’offesa alle forze di polizia ed ai cittadini”. E’ questa la dura presa di posizione del segretario regionale del COISP Toscana, Danilo Di Stefano, all’indomani della notizia battuta dalle agenzia di stampa secondo la quale, nella legge finanziaria 2010, sarebbero previsti rimborsi ai comuni che utilizzeranno le c.d. ronde mentre per le forze di polizia le previste risorse deriveranno dalla confisca dei beni ai mafiosi. Per Di Stefano, questo governo sembra essere in preda ad un’irreversibile schizofrenia, il cui risultato è quello di limitare non le normali attività della singola persona, ma le attività istituzionali di organismi vitali per la tutela della sicurezza dello Stato come le forze dell’ordine.”Prima, in campagna elettorale, si promette l’incremento di 15.000 poliziotti di quar-tiere. Poi, si passa alla previsione di fondi per le forze dell’ordine derivanti dalla confisca dei beni dei mafiosi, senza dire che questi fondi sarebbero utilizzabili solo all’esito di sentenze passate in giudica-to e di procedure di vendita dove si corre il rischio che siano gli stessi mafiosi a ricomprare i propri beni. Poi, ancora, si prevede l’istituzione di “associazioni di volontari” le quali non devono chiedere alcuna forma di rimborso (decreto Maroni). Alla fine, si giunge a quello che tutti gli addetti ai lavori più attenti avevano previsto, cioè il rimborso per le attività delle ronde”. Nonostante l’evidente fallimento di quella che non può che essere definita una trovata pubblicitaria, dunque, il governo continua a cercare in que-ste forme di psicodramma, come le ronde, le soluzioni alle paure collettive, facendo finta di non rendersi conto del totale fallimento di una politica fondata sulla manipolazione della realtà.”Mentre davanti alla commissio-ne affari costituzionali della camera, che ha dato il parere sulla finanziaria, il sottosegretario all’Interno Michelino Davico parla di "Caporetto della sicurezza", citando tagli pari a 270 milioni di euro per il 2010, i quali rientrano nei previsti tagli di circa due miliardi e mezzo di euro nel triennio 2009-2011 se-condo la seguente progressione: meno 21,9 % nel 2009, meno 22,9% nel 2010, meno 40,5 % nel 2011 (fonte L’Unità); il governo pensa di garantire la sicurezza dei cittadini mettendo in campo “qualche al-legro buontempone” che, portando al seguito un telefonino, all’occorrenza, dovrà chiamare quelle forze dell’ordine che non potranno arrivare perché a corto di uomini e mezzi". Per Di Stefano, certe scelte del governo appaiono assolutamente incomprensibili, se non pensando a forme di “risarcimento” dei comuni, privati degli introiti derivanti dall’abolizione di imposte come l’I.C.I. che stanno paralizzando gli enti loca-li. "E’incredibile –conclude Di Stefano - come alcuni componenti di questo governo possano vantarsi dei risultati che, comunque, le forze dell’ordine riescono ad ottenere nella lotta alla mafia ed alla crimi-nalità comune grazie solo al quotidiano sacrificio dei propri uomini e donne che lavorano anche senza che venga riconosciuto loro, nei tempi dovuti, il pagamento delle ore di straordinario o il rimborso delle spese di trasferta, anticipati personalmente; e poi possano dimenticarsi degli impegni assunti facendosi latori e garanti di proposte indecenti come quella di prevedere i rimborsi per le ronde".
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