"Pur non entrando nel merito di questioni che appaiono vistosamente polemiche, fini a se stesse e pretestuose, ci corre però l’obbligo di ribadire ad alcune affermazioni, a nostro avviso gravi ed offensive, riportate nelle dichiarazioni del presidente della Comunità del Parco Barbetti uscite su Tenews lo scorso 27 novembre e successivamente su altre testate locali. Accusare di “superficialità” la gestione di un organo tanto importante quale il Consiglio direttivo del Parco nazionale, paragonandolo addirittura a riunione condominiale, significa biasimare e calunniare ogni suo singolo componente, che invece partecipa e contribuisce, senza eccezione alcuna, con passione, interesse e, ci sia concesso, sacrificio. Non sappiamo come si faccia a dire che i provvedimenti all’Ordine del Giorno, incluso le inversioni all’O.d.G. stesso, non vengano messe in votazione. Forse perché al semplice assenso vocale, sempre puntualmente richiesto dal presidente Tozzi, non segue l’alzata di mano, evidentemente tanto cara al presidente Barbetti? O forse perché l’espressione unanime ed in forte sintonia di intenti che esiste tra gli attuali membri del Consiglio direttivo, può dare fastidio? Tutti noi consiglieri, compresi quelli che possono vantare un po’ più di esperienza amministrativa e politica, apprezziamo l’estrema correttezza e rigore con i quali il presidente Tozzi conduce le riunioni del Consiglio direttivo, e non sentiamo assolutamente l’imbarazzo che il presidente Barbetti invece riferisce nella sua comunicazione. Nostri eventuali disagi, qualora si manifestassero, saremmo in grado di esprimerli autonomamente, senza l’aiuto, non richiesto, di nessuno. Questo vale per tutti noi. Ci è capitato di apprezzare alcuni contributi, in seno al Consiglio direttivo, del presidente Barbetti, nella sua veste di rappresentante della Comunità del Parco. L’esperienza che, pur con sensibile modestia, rivendica, è reale e può essere preziosa, ma solo a condizione che essa venga usata per favorire la risoluzione dei numerosi problemi che intervengono nella gestione di un ente tanto complesso quale quello del PNAT. In caso di dichiarazioni quali quella in oggetto, invece, l’idea che si ha è quella di tentare di acutizzare tensioni che sicuramente possono provocare solo confusione e sconcerto, che non servono a nessuno, ma soprattutto non servono agli abitanti dell’Arcipelago ai quali il presidente Barbetti si rivolge e si riferisce."
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