Non vorremmo passare per dei persecutori, né tantomeno intendiamo trasformare elbareport nel "Cimabue Illustrato", ma c'è un problema ed è che nel ridicolo, il ragazzo, quando non ci si ficca da solo (ed ha delle particolari abilità nel farlo), ce lo stiaffano (pongono per gli italiani) gli altri, come ha fatto Segretario Provinciale del PdL Zingoni con il suo "promo" magnificante il medesimo sindaco marinese che, udite udite, è entrato a far parte nientemeno che del Consiglio Regionale dell'ANCI. Zingoni scrive " ...dopo la nomina del Sindaco Ruggero Barbetti, nel Consiglio Direttivo... Si tratta di un ulteriore segnale di attenzione del Popolo della Libertà, nei confronti delle amministrazioni di elbane e bla bla". DOPO e ULTERIORE un par di ciufoli, se la lingua italiana ed il calendario hanno un senso, visto che a leggere la odierna precisazione di Alessi si scopre non solo che nel pletorico organismo è molto più facile ci vada una sindaco del centrodestra, che in Toscana (per grazia del Signore) sono rari e ad alta (per disgrazia del Signore) concentrazione insulare, ma anche e soprattutto che quella nomina, assieme a quella di Alessi è di ben due mesi fa, assai prima che Barbetti entrasse nel direttivo. Alla luce di ciò la strombazzata ci fa diventare maligni: trattasi di "scarpe strette" nei confronti di Barbetton dei Barbettoni (a proposito bella quella delle scuse a Mantovani colto in fallo, a quando le scuse ai vari Zampe di Volpe e Topolini?)? Oppure siamo al cospetto del tentativo di rilancio di immagine di un personaggio che di recente ha collezionato tante politiche "patte nel topezzo" (colpi inferti a mano aperta nella regione tra collo e nuca, altrimenti definita anche "ceppicone") da far concorrenza al mitico Enrico dei Brutos (purtroppo la capiranno solo i più datati)? E nel caso di chi fu l'iniziativa, si trattò di un illustrante motu proprio zingoniano o l'intervento fu sollecitato dall'interessato che come la Vergine Cuccia "aita! aita!" al cielo gridò? Non lo sapremo mai, tuttavia stanotte dormiremo ugualmente.
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