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Rifondazione Comunista sul taglio del servizio ferroviario

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 28 novembre 2009

Rifondazione comunista rileva con sdegno e preoccupazione come si proceda all'ulteriore taglio del servizio ferroviario sulla costa etrusca, mentre avanza a grandi passi il progetto dell'autostrada da Rosignano a Civitavecchia, inutile e molto più costoso rispetto al progetto Anas di messa in sicurezza e adeguamento del tracciato Aurelia. Il governo Berlusconi insiste nella sua politica asfalto e mattone, dettata dalle lobbies affaristiche: v. ponte sullo Stretto di Messina. Ma anche chi, come il Pd e l'on. Velo, da un lato si scandalizza per i tagli ai treni, dall'altro palesa preoccupanti contraddizioni, nel momento in cui contemporaneamente non esita a sposare la tesi del ministro Matteoli, da sempre ostinatamente schierato con il progetto autostradale tirrenico Sat: un progetto che privilegia il trasporto individuale su gomma a danno quindi del trasporto ferroviario, nonché delle autostrade del mare, dell'ambiente e delle popolazioni.


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