Un venerdì segnato da uno scontro istituzionale tra i vertici delle componenti del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ad una precisazione inviata alla stampa dal Presidente dell'Ente Mario Tozzi ha fatto seguito un pesantissimo attacco portatogli dal Presidente della Comunità del Parco Ruggero Barbetti. L'oggetto del contendere, o meglio il "casus belli" è la vicenda della sede dell'Ente di Viale Manzoni (sulla quale si erano già registrate "frizioni" tra PNAT e Comune di Portoferraio). La dichiarazione di Tozzi In riferimento all’articolo apparso sul Tirreno del 27 novembre dal titolo "Parco, azione di forza sulla sede”, il Presidente Tozzi intende chiarire che non è stata presa nessuna decisione che contrasta il Protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Portoferraio, la Provincia di Livorno e il Ministero dell’Ambiente a luglio 2008, in base ai quali il Ministero dell’Ambiente rinuncia ad una parte degli immobili del complesso T.Tesei a favore del polo scolastico, riservando alla sede del Parco una superficie inferiore. Qualora l’accordo non abbia gli esiti sperati, si valuteranno le integrazioni necessarie per arrivare alla soluzione migliore per tutti. L’ipotesi di presentare a gennaio al Comune di Portoferraio una dichiarazione inizio attività per la ristrutturazione dell’edificio “A”, è stata caldeggiata dal Presidente della Comunità del Parco sia in Comunità del Parco che in Consiglio Direttivo". La risposta di Barbetti Caro Presidente, premesso che non è mia intenzione coltivare uno scontro sui giornali che non porta a nulla, mi sento però obbligato a fare alcune precisazioni su quanto da Te dichiarato alla stampa per interposta persona. Durante la riunione della Comunità del Parco del 24 u.s. ho affrontato l’argomento della sede del Parco oltre che quelli relativi alla sua riperimetrazione e all’istituzione delle Aree Marine Protette. Come Presidente della Comunità stessa ho il dovere di affrontare argomenti che interessano tutta la cittadinanza dell’Arcipelago. E credo che sia giusto che i rappresentanti delle istituzioni, tra l’altro legittimati dal voto popolare, ne parlino e ne discutano anche in considerazione del fatto che è oramai a tutti palese che la Tua Presidenza non affronta i problemi reali dei nostri territori. Voglio quindi qui rammentarTi che non eri presente alla riunione della Comunità del Parco per cui non so come tu possa affermare che in quella sede ho “caldeggiato l’ipotesi di presentare una dichiarazione di inizio attività (D.I.A.) per la ristrutturazione dell’ edificio “A”, quello più grande dell’ex caserma della Guardia di Finanza”. Abbiamo parlato molto della futura sede insieme al sindaco Peria che ci ha confermato che lo Strumento Urbanistico del Comune di Portoferraio prevede la sede del Parco all’interno dell’area ex Caserma. Quindi se ne deduce che può avvenire anche nell’edificio “A”! Ti ricordo invece che nel Consiglio direttivo del 26 u.s., durante la discussione sulla sede è stato a tutti evidente quanto Tu fossi interessato all’argomento dato che per quasi tutto il tempo sei stato assente con evidente imbarazzo di tutti i consiglieri presenti che invece in gran parte sollecitavano soluzioni anche forti nei confronti del Comune di Portoferraio per cercare di risolvere il problema sede. Per non parlare della sede del Corpo Forestale…. Devo farti anche due appunti: il primo è che le riunioni del Consiglio Direttivo sono riunioni ufficiali di un Ente dello Stato per cui hanno bisogno del rispetto delle norme dei Regolamenti che ne regolano il funzionamento. Mi spiego meglio: i punti all’ordine del giorno devono essere affrontati nell’ordine che vengono scritti e per anticiparne qualcuno si deve procedere ad una votazione, così come ad ogni punto deve seguire una formale votazione. Non mi sembra che questo sia stato fatto. Forse perché ormai vecchio rappresentante delle istituzioni, ma mai mi era capitato di vedere un organo consiliare presieduto con tanta superficialità quasi fosse una riunione di condominio. Senza offesa per tutti i condòmini. E poi il secondo appunto, forse anche più grave. Il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano non può, ma soprattutto neanche deve, durante la riunione del Consiglio direttivo (riunioni tutte pubbliche) far trapelare soddisfazione perché il Corpo Forestale dello Stato ha elevato una contravvenzione a Marco Mantovani, reo quindi ai Tuoi occhi, secondo me, di esprimere una voce dissenziente sul Parco e sulla sua gestione. Ma questo è il sale della democrazia. Come Presidente della Comunità del Parco esprimo a Marco Mantovani le mie più sincere scuse sicuro di interpretare anche il sentimento dei miei colleghi, degli operatori del Parco e di tantissimi elbani. Tanto Ti dovevo.
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