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Container(s) affondati conferme e silenzi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 22 novembre 2009

Hanno dunque trovato conferma le "autorevoli voci" che Elbareport aveva riportato lo stesso giorno in cui l'Alliance (nave oceanografica del NURC-NATO) aveva individuato una massa compatibile a 120 m di profondità con container a 900 di distanza dal punto segnalato dalla Thales, e cioè che un'altra unità navale facente capo alla nostra Marina, la Scialoia, AVEVA GIA' TROVATO ALTRI 3 BERSAGLI compatibili con dei CONTAINER nella stessa area e che solo un'avaria tecnica al sonar laterale con cui venivano effettuate le rilevazioni aveva impedito le dirette verifiche necessarie perché la notizia potesse essere confermata. Ed a proposito di conferme quello che emerge (ancor prima che dal fondale emergano, con il loro inquietante contenuto gli scatoloni metallici, è l'esatto riscontro rispetto alle dichiarazioni del Dott. Groitl di Green Ocean riportate anche quelle da noi riportate poco dopo i fatti nel Luglio. L'ambientalista tedesco, assieme ad altre sette persone che erano a bordo della Thales aveva parlato di "containers" (almeno tre avrebbe poi confermato ai colleghi del Tirreno) calati in mare prima che i gentiluomini sorpresi sul fatto non avessero messo minacciosamente la prua della grossa nave sul natante dei curiosi disturbatori per porsi di nuovo poi in rotta e probabilmente sganciare un altro container (quello "isolato" individuato dalla Alliance coinvolta dal Presidente del Parco nelle ricerche?). In tal senso si potrebbero anche interpretare le scarne dichiarazioni degli inquirenti ai colleghi del Tirreno (i quali parlano addirittura di tre o quattro altri bersagli compatibili individuati dai sonar) Quello che fa cadere le braccia è l'incoscienza dei "minimizzatori ad ogni costo" che scrivendo puttanate sui blog (ed amenità come delle coordinate geografiche corrispondenti al Golfo di Biscaglia) si consolano notando che l'area di quello che potrebbe rivelarsi anche come un cimitero di sostanze letali per la fauna ittica, è più vicina a San Vincenzo che all'Elba (non è poi così vero, ma anche se fosse? ci sarebbe da essere meno preoccupati?). Tutto sommato meglio che si evidenzi che pure le amministrazioni rivierasche siano tirate per la collottola in questa vicenda, magari qualche sindaco "continentale" romperà la "congiura del silenzio istituzionale" dei suoi colleghi insulari, dei quali NON UNO ha ritenuto opportuno intervenire su una vicenda di una potenziale enorme gravità, e comunque inquietante al punto da giustificare una pressante azione perché il nostro mare sia protetto e messo in reale sicurezza. Non sentono lorsignori la necessità che a questo punto si chieda a chi solo può economicamente sostenerlo (lo Stato) un monitoraggio a tappeto dei fondali dell'arcipelago e la conseguente rimozione dei "cadaveri" (assai probabilmente) ivi collocati? Pensano sia opportuno distogliere le loro menti dalle minchiate quotidiane per affrontare un problema vitale (anche per la nostra immagine turistica) o intendono continuare a canticchiare "Tout va trés bien Madame la Marquise", nascondendo eventuale spazzatura sotto il tappeto della retorica promozionale?


Toscana portacontainer in scarico 3

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