“Il sistema di governance delle politiche del mare della Toscana è una buona pratica europea che le istituzioni UE intendono promuovere e valorizzare”. Questo, secondo l’assessore alle politiche marittime della Regione Toscana, Giuseppe Bertolucci, l’esito di una serie di incontri a Bruxelles che hanno riscosso interesse e consensi tra gli interlocutori della Commissione, del Parlamento e del Comitato delle Regioni. “Le politiche marittime integrate – ha detto Bertolucci ai suoi interlocutori – sono una dimostrazione concreta di come si potrà uscire dalla crisi economica rafforzati, grazie alla valorizzazione di una grande risorsa che, se gestita settorialmente, non è capace di assicurare un valore aggiunto alle popolazioni dei territori marittimi” . Alla Dg Mare Bertolucci ha presentato l’architettura del sistema toscano di governance del mare, consistente nella Consulta del Mare (che riunisce comuni e province costiere e isolane e dialoga con gli attori sociali del territorio) e nell’Agenda del mare, documento approvato ogni anno con tutte le realizzazioni e i finanziamenti effettuati, oltre al carnet delle azioni previste per l’anno successivo. L’agenda della Toscana si muove sui tre assi della competitività e sostenibilità del mare, della tutela dell’ecosistema marino e della promozione della qualità della vita sulla costa e sulle isole, nel rispetto della coesione sociale e delle pari opportunità per tutti i territori. L’esperienza illustrata da Bertolucci ha riscosso molto interesse, tanto che la Commissione ha proposto di organizzare in Toscana, nel giugno 2010, un evento europeo in cui si farà il punto sullo stato dell’arte delle politiche marittime integrate dell’UE. Con l’eurodeputato Guido Milana, Bertolucci ha esaminato le nuove opportunità, normative e finanziarie, che sono all’esame del Parlamento europeo per sostenere i progetti di integrazione delle politiche marittime. Una particoalre attenzione è stata riservata all’acquacoltura, che dovrà puntare al raddoppio della produzione per liberare l’UE dal pesante vincolo delle importazioni: un programma ambizioso che finanzierà le aree marittime che si faranno trovare pronte con un vero e proprio “piano regolatore del mare” per impianti di produzione costieri e off-shore. “La Toscana – ha detto Bertolucci - ha tutte le carte in regola per presentarsi a questo appuntamento con un buon numero di aree in grado di ottenere i finanziamenti UE”. Novità sono in arrivo anche sul fronte dei porti con una nuova disciplina che semplificherà le procedure di accesso: “Anche questa novità è particolarmente importante per la Toscana - ricorda Bertolucci - che ha sul suo territorio tre porti nazionali che potranno avvantaggiarsi delle nuove norme. Su questi due temi, acquacoltura e porti, sarà convocata nel prossimo gennaio un’apposita riunione della Consulta toscana del Mare, alla quale l’on. Milana ha dato la disponibilità a partecipare”.
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