Dopo il Convegno dei giorni 15 e 16 novembre scorsi, ancorché interrotto dal maltempo, sembra si possa attendere dal Regolamento Urbanistico del Comune di Portoferraio un segnale di recepimento di un nuovo approccio alle problematiche di governo del territorio. Le polemiche che affiorano sulla stampa indicano una “passione” ed una attenzione che, positiva in se, lasciano trasparire però anche strumentalizzazioni politiche che possono indurre in errore. In particolare, mi preme sottolineare che l’Amministrazione Provinciale, nell’ambito delle competenze che la legge le ha assegnato, ha teso a sottolineare quegli elementi essenziali di misurazione della compatibilità delle trasformazioni rispetto al quadro delle risorse naturali ed essenziali del territorio (acqua, aria, suolo, patrimonio storico-culturale e paesaggistico). Non ha stabilito particolari impedimenti, ma ha indicato le condizioni indispensabili che, una volta rispettate, consentono la realizzazione degli interventi in sicurezza, nella certezza che disporranno di quella dotazione minima ed inderogabile di servizi. Sta dunque alla responsabilità del Comune, nella sua riconosciuta autonomia, garantire, nel Regolamento Urbanistico, il corretto svolgimento dei percorsi attuativi come discendono dall’applicazione della Legge 5/95, del Piano di Indirizzo Territoriale della Regione e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia. In proposito, sulla questione dell’edificabilità, ammessa in alcuni contesti (secondo quanto dispone l’art. 13 del Piano Strutturale), la Provincia ha indicato di riferire la fabbricabilità invece che esclusivamente ad un lotto minimo di 15 mila metri quadri come stabilisce il Piano Strutturale, ad un indice; ovviamente tutto ciò fermo restando la responsabilità del Comune a tradurre la norma dello stesso Piano, interpretandola e chiarendola, nel Regolamento Urbanistico. In questo contesto, appare necessario precisare anche che la Provincia attende dal Comune un chiarimento in merito all’articolo 60 (norme transitorie) del Piano Strutturale, in quanto a seguito dell’adozione della variante al Piano Regolatore Generale, titolata “piano di localizzazione delle attività portuali”, si riscontrano formulazioni diverse e contrastanti di suddetta norma. La richiesta della Provincia, avvenuta con una apposita lettera inviata il 4 ottobre, attende ancora una risposta al fine di verificare le garanzie di certezza del diritto per i cittadini, una risposta che viene ritenuta utile ed indispensabile per non rischiare di inficiare il Regolamento Urbanistico che il Consiglio Comunale si accinge a discutere ed adottare. Siamo certi che il Comune di Portoferraio saprà dare adeguate risposte ai quesiti posti e ai bisogni del territorio elbano, così come la Provincia rimane a disposizione per fornire supporto tecnico ed amministrativo, come previsto dalla Legge Regionale.
Assessore Claudio Vanni