Siamo sul piazzale degli Ex-Macelli di Portoferraio oltre la “barricata” degli elettrodomestici, l’avviso dell’ordinanza di sgombero è stato appena appeso, avviciniamo il Vicepresidente dell’associazione I Ragazzi del Canile Renato De Michieli Vitturi, che rilascia una dichiarazione, la tensione si può misurare anche da quanto il dirigente dei volontari misura le parole: “Abbiamo ricevuto l’atto con il quale ci vengono concessi solo tre giorni di tempo per procedere allo sgombero della struttura – inizia De Michieli Vitturi - ribadiamo però che l’Associazione ritiene totalmente inconsistenti le motivazioni che sono state addotte all’emissione dell’ordinanza e che sono specificate nel provvedimento. Abbiamo inoltre la convinzione che le conseguenze di questo atto potrebbero essere molto più gravi della sussistenza del canile in Via Manganaro”. Chiediamo che cosa succederà nelle prossime ore, quali azioni intendono intraprendere i volontari, quale sarà la loro linea di resistenza. Il Vicepresidente resta piuttosto abbottonato: “Abbiamo indetto una conferenza stampa per domani (domenica 20 ndr) alle ore 11 nella quale esporremo le posizioni che abbiamo maturato dopo questo grave atto, e le azioni che metteremo in campo per evitare il peggio, intendendo con ciò – precisa – la deportazione dei cani in continente ed in particolare di quelli più debilitati, che andrebbero incontro sicuramente alla soppressione” Poi De Michieli Vitturi riprende: “Stiamo comunque intervenendo per migliorare ulteriormente le condizioni igieniche del canile. Ad esempio abbiamo appena terminato, con l’aiuto dell’Associazione Arcipelago Libero un massiccio intervento di derattizzazione, in questo modo è anca caduta la principale delle motivazioni igieniche prodotte a giustificare l’intervento”. Non hanno proprio intenzione di mollare i Ragazzi del Canile, e girando per il piazzale li sentiamo ragionare sul da farsi, il ricorso al TAR, quello al Presidente della Repubblica, forse anche un esposto al Prefetto, perché si è toccata l’anima profonda di tanta gente, perché la questione potrebbe avere veramente ricadute sull’ordine pubblico, quell’ordine che i cani, accolti in una struttura vecchia, sì, ma in spazi più curati e puliti di molti angoli della citta, non turbano affatto.