Il Comitato per l’intero interramento del nuovo elettrodotto all’Isola d’Elba, a seguito di alcune prese di posizione di Terna durante l’audizione in Commissione regionale, intende esprimere il suo punto di vista ribattendo punto per punto le dichiarazioni della Società. I cittadini elbani sono perfettamente consapevoli della necessità di potenziare con il nuovo elettrodotto la distribuzione dell’elettricità sull’Isola, infatti non hanno mai contestato tale necessità ed approvano la costruzione del nuovo elettrodotto purché sia tutto interrato , anche se per molti la soluzione migliore sarebbe stata l’istallazione di fonti alternative rinnovabili distribuite capillarmente nelle singole unità abitative o gruppi di fabbricati. Sono trascorsi già nove anni da quando si è incominciato a discutere sul progetto del nuovo elettrodotto, un lungo lasso di tempo, ma che giustifica appunto per questo, una rinnovata attenzione e una maggiore sensibilità dei cittadini elbani e delle proprie istituzioni verso la tutela dell’ambiente e del paesaggio e conseguentemente verso una maggiore riflessione critica su quanto deve essere ancora fatto per riqualificare la nostra offerta turistica e la nostra economia ormai in crisi da alcuni anni. E’ vero, il progetto originario prevedeva ben ottanta tralicci, ma è stata la lotta di alcuni altri comitati di cittadini nati per combattere contro quella devastazione a sollecitare l’attenzione dei Comuni, della Provincia, della Regione, del Parco e di altri organismi preposti alla tutela del territorio per cui si è ottenuto l’interramento di due tratti, la riduzione dei tralicci da 80 a 20, il collegamento con il continente mediante un cavo sottomarino di 33 km. per chiudere l’anello ed impedire che un possibile guasto tolga l’elettricità a tutta l’Isola. E’ stata una grande vittoria, ma non sufficiente a tutelare pienamente il nostro territorio che rappresenta un patrimonio non solo nostro, ma di tutta l’umanità. Possiamo condividere con Terna che gli interventi in corso di realizzazione rispondano a precise esigenze di efficienza, ma certamente non a criteri di sicurezza come sono quelli previsti viceversa con l’interramento, mentre l’affermazione dei rappresentanti della Società che i tralicci della nuova via aerea di 30 metri e più in sostituzione dei 48 preesistenti di appena 7-10 metri sarebbero migliorativi per l’ambiente, riteniamo che sia offensiva per la nostra comune intelligenza. Il Comitato non ha mai avuto alcuna intenzione di consentire possibili strumentalizzazioni della propria lotta da parte di chicchessia come viceversa ipotizza Terna, ma non ha mai disconosciuto che esiste un evidente interesse dei singoli proprietari dei terreni colpiti dalle servitù di elettrodotto ad ottenere il totale interramento, obiettivo che coincide però perfettamente con il superiore interesse generale della conservazione del nostro patrimonio paesaggistico. Terna ha ottenuto già tutti i permessi e le autorizzazioni, compreso il definitivo decreto ministeriale, e giustifica con questo la sua ostinazione a proseguire con il progetto della nuova linea aerea, nonostante il pronunciamento a favore del Comitato per l’intero interramento di tutti i Comuni elbani, della Regione Toscana, di tutte le Associazioni delle categorie economiche, di tanti cittadini. La storia ci insegna che tantissime leggi sono state abrogate o cambiate perché non più adatte a soddisfare i bisogni mutevoli della comunità civile, per questo crediamo che possa pur essere ridefinito un decreto ministeriale da parte di un Governo che si dice sensibile alle nuove istanze della società. Questo è stato appunto l’impegno immediato della Regione Toscana che, per quanto dichiarato, si è fatta promotrice di tale istanza presso il ministero competente. Il Comitato invoca l’intervento mediatore del Ministro dell’Ambiente Sig.ra Prestigiacomo e del Ministro del Turismo Sig.ra Brambilla nei confronti del Ministro Scajola perchè possa riconsiderare la sua posizione. Richiama la Soc. Terna alle sue responsabilità avendo ancora fiducia nell’intelligenza dei suoi Amministratori a recepire la nostra legittima e giusta richiesta e sedersi ad un tavolo di trattativa per concordare l’erogazione delle risorse economiche aggiuntive certamente modeste, i modi e i tempi per arrivare ad una variante al progetto del nuovo elettrodotto che preveda l’intero interramento, gli Enti preposti ai necessari permessi e autorizzazioni percorreranno sicuramente una rapida ed efficace corsia preferenziale; il Comitato vigilerà attentamente perché ciò avvenga. Approfittiamo di questo nostro comunicato per rinnovare a tutti i cittadini l’appuntamento per venerdì 27 novembre, alle ore 10,00, giorno in cui si terrà una assemblea a Portoferraio presso la sala consiliare della Provincia in Viale A. Manzoni 14 con la presenza dei Rappresentanti delle nostre Istituzioni e Associazioni economiche per manifestare pubblicamente contro l’installazione di nuovi tralicci e per l’interramento dell’intera nuova linea elettrica.
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