Le iniziative dell’Amministrazione Comunale di Marciana Marina per la redazione del Piano Regolatore Portuale e per la realizzazione del Porto Turistico presentano aspetti critici su quattro questioni fondamentali: privatizzazione, imparzialità, legalità e democrazia. Ci limitiamo a citare quattro fatti e a porre al Sindaco quattro domande: PRIVATIZZAZIONE: La Giunta Municipale ha approvato un piano triennale delle opere pubbliche nel quale prevede la realizzazione del porto turistico entro il 2011 per un importo di spesa di circa 8 milioni di euro finanziati al 95% da “sponsorizzazioni” private. Lo slogan (copiato) venduto in campagna elettorale dalla destra “un porto al servizio del paese” si rovescerà nel suo contrario “un paese al servizio del porto”. Impossibile elencare qui tutti i danni che una privatizzazione del genere porterà al paese, ne basta uno come esempio formulato come domanda “Attualmente nello porto ci sono circa 250 posti barca gratuiti o semi-gratuiti per piccole imbarcazioni dei residenti. Crede davvero Signor Sindaco che il futuro padrone del porto, dopo aver sborsato più di 7 milioni di euro lascerà 1/3 dello specchio acqueo gratis ai residenti?” IMPARZIALITA’: Il coinvolgimento dei privati nella realizzazione e gestione del porto turistico richiederebbe estrema attenzione agli aspetti di trasparenza, correttezza, imparzialità dei procedimenti amministrativi. La società Cala de’ Medici ha ottenuto in appalto la gestione di alcuni pontili galleggianti del porto di Marciana Marina con una contestata gara d’appalto e si candiderà con tutta probabilità alla futura realizzazione e gestione del porto turistico. E allora: “Che ci faceva, Signor Sindaco, il Comune di Marciana Marina, in forma ufficiale, nello Stand Privato, pagato e gestito dalla Cala de’Medici al Salone della Nautica di Genova?” LEGALITA’: Il Comune ha già costituito, con atti ufficiali, un gruppo di lavoro per la redazione del Piano Portuale formato da un architetto, un ingegnere, un avvocato, un geologo e un esperto ambientale. Lo ha fatto con a semplice chiamata diretta dei professionisti senza un bando di gara e senza comunicare niente al Consiglio Comunale. E allora: “Come è possibile Signor Sindaco affidare incarichi per la redazione del Piano Regolatore Portuale senza una gara di evidenza pubblica e prima che il Consiglio Comunale abbia disposto l’avvio del procedimento di pianificazione urbanistica?” DEMOCRAZIA: Il gruppo di lavoro per la redazione del Piano Regolatore Portuale è in attività da diversi mesi con il solo vincolo di incontrarsi ogni due settimane con il responsabile dell’ufficio tecnico. “Che concetto di democrazia ha in testa Signor Sindaco quando esclude dalla discussione sul problema fondamentale del nostro comune il consiglio comunale, i partiti politici, gli operatori dell’area portuale, le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, e tutti gli abitanti del suo paese?”
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