I nuovi uffici elbani dell’Autorità Portuale sono stati collocati nello stabile ex-cromofilm che chiude la Calata Italia e che è già sede di altri servizi portuali. Resteranno aperti al pubblico due giorni a settimana il martedì e il giovedì (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16). L’intento è quello logistico/organizzativo di favorire l’utenza elbana ma è pure chiara una finalità “politica” della operazione, quella di far sentire meno “continentale” ergo intrusiva l’istituzione. In questa direzione sono risultati opportune in occasione della inaugurazione ufficiale, le annotazioni del Presidente Luciano Guerrieri e della Segretaria Paola Mancuso in ordine agli interventi tesi a migliorare la portualità elbana che l’Autorità Portuale ha posto in divenire. Sul fronte ferajese siamo ad un mese circa dall’apertura del cantiere per l’allargamento della banchina tra l’Alto Fondale e il Molo Massimo, un intervento sul quale si sono registrate anche perplessità di ambientalisti e cittadinanza, ma che strappando 4.250 mq di superficie al mare potrebbe contribuire a risolvere alcuni problemi di viabilità e stazionamento nelle già congestionate zone portuali e retro-portuali. I lavori affidati alla Soc. SALES andranno a compiersi prima della fine del 2010 e comporteranno un esborso di 2 milioni di euro. Passando dallo scalo del capoluogo a quello di Cavo risultano in fase ultimativa i lavori di realizzazione della nuova banchina che dovrebbe iniziare a funzionare a Febbraio quando la Moby dovrebbe iniziare le corse sulla sua nuova linea Piombino-Cavo Condizionato invece alla stesura ed alla vigenza di un nuovo piano della portualità portoferraiese l’intervento per la creazione di una struttura di prolungamento all’Alto Fondale di Portoferraio . L’intervento che l’A.P. ritiene indispensabile per l’aumento e la razionalizzazione degli approdi e gli stazionamenti delle unità navali da crociera, bocciato in prima battuta dal consiglio superiore delle opere pubbliche.
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