Migliorare il sistema dei controlli ambientali sul territorio, attraverso una azione più efficace dell’Arpat. Con questo obiettivo è stata costituita, in un incontro svoltosi a Palazzo Granducale, la Conferenza permanente provinciale per l’Arpat. All’incontro, convocato dall’assessore all’ambiente Nicola Nista, hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni del territorio, dell’Asl 6, dell’AAto 5 Toscana Costa, dell’Ente Parco dell’Arcipelago. La Conferenza provinciale è un organismo previsto dalla legge 30/2009 di riforma delle attività dell’Arpat approvata dalla Regione nei mesi scorsi. Insieme alla conferenza permanente regionale, ha lo scopo di garantire una sede di confronto tra le pubbliche amministrazioni e l’Agenzia di protezione ambientale della Toscana. “La nuova legge regionale – ha sottolineato l’assessore Nista – risponde alla crescente domanda di controlli sull’ambiente sia carattere qualitativo che quantitativo. Ciò impone il rafforzamento e la razionalizzazione, da un lato, delle risorse pubbliche impiegate, dall’altro delle attività dei soggetti chiamati a svolgerle, come l’Arpat”. La legge, infatti, attribuisce all’Agenzia lo svolgimento di una serie di attività istituzionali obbligatorie di controllo del territorio – che riguardano l’aria, l’acqua e il suolo - per il monitoraggio, l’ispezione e la repressione degli abusi. Tali attività sono finanziate dalla Regione. “Altri tipi di interventi - ha aggiunto l’assessore – potranno essere attivati su richiesta delle istituzioni locali e dei privati, che dovranno provvedere autonomamente alla copertura delle spese”. Nell’ambito della conferenza provinciale, a cui potranno partecipare, di volta in volta, le associazioni ambientaliste, quelle di categoria e le organizzazioni sindacali, saranno predisposti i Piani di attività in cui saranno definiti gli interventi di carattere obbligatorio e quelli aggiuntivi. “Si tratta di una riforma importante – ha concluso Nista – tesa a migliorare le prestazioni e tutto il sistema dei controlli, in cui anche gli enti locali devono fare la propria parte. La costituzione della Conferenza provinciale va in questa direzione. Prossimamente convocherò la riunione di insediamento, con la quale avvieremo il confronto sul Piano di attività 2010”.
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