L’audizione in commissione “Territorio e Ambiente” della Regione si è conclusa con l’invito unanime a chiedere a Terna la disponibilità a riaprire un dialogo. Il Presidente Erasmo D’Angelis ha detto: “contatteremo il Ministero per le Infrastrutture per verificare quali misure e risorse mettere in campo in questa fase di ultimi passaggi. Nessuno vuole impedire la realizzazione dell’elettrodotto all’Elba. Tutte le istituzioni, i comitati, le associazioni ambientaliste chiedono, all’unanimità, una verifica e l’interramento di pochi km”. Per il consigliere azzurro Leopoldo Provenzali, è evidente che “nessuno può mettere in discussione la necessità di garantire un servizio. Tuttavia, è altrettanto necessario aprire un nuovo tavolo di concertazione perché l’impatto sul territorio è evidente. Scompaiono tralicci per lasciare spazio ad altri più alti e più invasivi in una realtà delicata come l’Elba, che trova proprio nel patrimonio paesaggistico-ambientale la fonte prioritaria di ricchezza”. In merito all’elettrodotto, Provenzali ha ricordato la “disponibilità già manifestata dal Comune di Portoferraio di concorrere alle spese per un ulteriore interramento” ed ha rimarcato “la necessità di ulteriori finanziamenti anche comunitari”. “La Regione riveda, quindi, la propria posizione sul problema” ha concluso Provenzali “esercitando adeguate pressioni sulla società Terna perché persegua la soluzione del completo interramento dell’elettrodotto, attivando allo scopo anche proprie risorse economiche. “Il nostro approccio” hanno spiegato per Terna Adel Motawi e Edoardo Gambardella “è quello della concertazione preventiva e l’abbiamo fatto. Abbiamo recepito e modificato tracciati ed interventi rispondendo alle richieste di amministratori e cittadini. La tutela del territorio e la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico sono obiettivi che anche noi perseguiamo. Poi ci sono, però, limiti tecnici che occorre considerare”.
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