E' stata una settimana rovente per l'isola d'Elba, quella appena trascorsa: iniziata con gli allegri voli su Pianosa, proseguita con l'allucinante storia della "Poli-Sex-connection", continuata con gli intrallazzi edilizi fino al tragico epilogo dell'incendio assassino di Domenica 31 Agosto. (lo so, come inizio sembra una lettera di Ageno a Babbo Natale, ma non lo è, soprattutto perchè io non sono sindaco ....). Sembra lontana la definizione di isola felice lontana dagli intrighi continentali, incontaminata oasi di pace. La merda c'è e comincia a salire e le fognature ormai non tengono più. Lascio sotto di me le parole di una canzone che sintetizzi e che dia un pò di speranza. "Povera Patria" di Franco Battiato Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà non cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà si che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere... La primavera intanto tarda ad arrivare.
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