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Velo soleva il problema delle zone franche per le isole minori. Al Giglio si dorme

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 novembre 2009

“Dopo il via libera alle 22 zone franche urbane, perché non aprire la strada anche alle zone franche per le isole minori?.” Lo ha dichiarato l’on. Silvia Velo, deputato toscano del gruppo PD, in qualità di rappresentante del territorio elbano e dell’arcipelago toscano. Le Zone Franche Urbane, istituite con la legge finanziaria 2007, sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse, con la creazione di nuovi posti di lavoro. Con l'autorizzazione della Commissione Europea arrivata nei giorni scorsi, sono stati sbloccati i fondi necessari all'avvio del progetto e dal mese di gennaio 2010 per le aree disagiate saranno operative agevolazioni fiscali e contributive per la creazione di nuove attività economiche nelle micro e piccole imprese, con una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni di euro. La decisione della Commissione Europea, è stata annunciata dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, al quale mi rivolgo chiedendo – prosegue l’on. Velo – se sia stata valutata l’ipotesi di estendere tali benefici anche alle isole minori particolarmente svantaggiate e disagiate che in questo momento hanno risentito più degli altri il peso della crisi economica”. Questo un recente comunicato del PD – Segreteria Trasporti e, un ringraziamento sincero all’On.le Silvia Velo, per la sistematica attenzione ai problemi dell’Elba e dell’Arcipelago Toscano. Oltre a ciò occorre aggiungere e mettere in evidenza la poca attenzione per le isole minori italiane da parte del Governo Nazionale, in quanto l’inclusione dei territori insulari nelle “zone franche” avrebbe consentito l’applicazione di misure di defiscalizzazione (esenzioni fiscali e contributive Irap, Ici e previdenziali) per rafforzare le piccole e micro imprese, oltre a creare posti di lavoro, in aree urbane particolarmente svantaggiate, come sono le isole minori italiane. La cosa che più colpisce è il silenzio assordante di questi ultimi giorni in cui si è giunti alla firma dell'accordo Stato-Regioni, che ha registrato una disarmante indifferenza degli amministratori comunali che, evidentemente, sono distratti da altre questioni (ma quali?) la cui poca concretezza è ormai nota e praticamente inesistente perché l’Amministrazione Comunale “cammina” molto a parole ma con pochi fatti. Nemmeno una pur minima presa di posizione da parte dei nostri amministratori ed in particolare del sindaco Ortelli ( che forse non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando), nemmeno uno stringato comunicato stampa per lamentarsi di quanto avvenuto , quasi non avessero la responsabilità di assolvere il compito di rappresentare le aspettative ed i bisogni delle categorie economiche e dei più deboli della Comunità gigliese, contrariamente a quello che hanno fatto altri sindaci delle isole minori. Noi diciamo che non tutto è perduto, e che, confidando in una azione forte e responsabile da costruire insieme all’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isola Minori), ai Ministri della Repubblica (particolarmente il Ministro Matteoli e soprattutto il diretto interessato Ministro Scajola, di cui il Sindaco Ortelli avrebbe facilità di contatto), ai parlamentari di maggioranza e minoranza, ai consiglieri regionali, si potrebbe costituire una forte mobilitazione nei confronti dello Stato per restituire alle comunità delle isole minori l'opportunità sottratta. Nulla da aggiungere se non l'auspicio che questa vicenda, che ricade negativamente sulla vita delle imprese e dei cittadini gigliesi, divenga il monito per un innalzamento del livello di guardia dell’Amministrazione Comunale e dell'intera opinione pubblica.


Silvia Velo

Silvia Velo