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Il nuovo Direttivo del Parco dopo i "tagli" ovvero la riforma del topo morto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 novembre 2009

Per chi abbia voglia e soprattutto tempo da dedicare al bizantinismo tabellare è consigliata la consultazione del sito del Governo soprattutto la tabella allegata in calce che spiega che l'iter per i parchi é concluso con mirabolanti risultati. Per i più pigri sintetizziamo noi: saranno tagliati 128 posti di consigliere nei Direttivi degli Enti Parco per il colossale risparmio di 146.556 euro, più o meno mille euro a Consigliere eliminato, infatti tra gettoni e rimborsi questa é l'incredibile paga dei Consiglieri dei parchi.(http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/O2C/O2CBC.pdf, Sole 24 Ore). Ma vediamo cosa accadrà in concreto al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano dove i membri del direttivo passano da 8 a 12 con una riduzione non proporzionale per componenti i 5 rappresentanti degli enti locali eletti dalla comunità del parco (attualmente tutti in quota al centrodestra) diventeranno 3 i rappresentanti degli ambientalisti da 2 passano a 1 quelli delle università ugualmente da 2, 1. Un autentico capolavoro di ingegneria istituzionale soprattutto in senso federalista, perchè le tre componenti toccate sono quelle più diretta espressione del territorio, mentre il Ministero non intacca le sue componenti (centrali). Ma cosa accadrà in soldoni di qui a poco? Accadrà che essendo impensabile che si proceda ad una "epurazione" del Consiglio Direttivo del Parco di dovrà andare forzatamente al completo azzeramento dell'organismo appena eletto e che si dovrà ricominciare da capo l'iter per la sua costituzione ex-novo. Ad essere (molto) ottimisti ci vorrà un annetto almeno, ci immaginiamo anche la partita drammatica all'interno del centrodestra che dei 5 rappresentanti dei comuni passerà a 2, poiché con questi numeri non sarà possibile neppure il giochetto dello spoil-system e uno dei tre indicati dalla comunità del parco andrà ad un'amministrazione del centrosinistra. Nel frattempo il PNAT sarà guidato dall'unico organismo "perfetto" in termini di legge, vale a dire il Presidente Mario Tozzi, da solo come fosse un Commissario (ma con tutti i poteri del Presidente e del Consiglio). Insomma non solo la montagna ha partorito un topo, ma pare che abbia partorito un topo morto. Complimenti vivissimi alla puerpera Ministra Prestigiacomo, al sedicente governo federalista e liberista, al Presidente Leghista della Commissione Ambiente della Camera, al riformatore sindaco gigliese Ortelli e a tutti i "cervelli" insulari che con viaggi a Roma e pseudo-convegni hanno contribuito al parto di questo aborto di riformina, che mortifica ancora di più le autonomie locali e va nella direzione opposta rispetto a quello che ci avevano raccontato loro.


Pietrauta Monte Perone

Pietrauta Monte Perone