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Associazione Albergatori sui tralicci Terna

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 07 novembre 2009

L’Elba, la nostra “Perla del Mediterraneo”, ha già tanti problemi che sinceramente non c’è bisogno di cercarne di nuovi. La nostra rigogliosa natura, la bellezza del nostro mare, delle nostre spiagge e un impegno serio nella promozione unitaria del turismo all’Elba, non sono sufficienti per controbilanciare le sfavorevoli congiunture nazionali ed internazionali, la privatizzazione della Toremar, il caro traghetti, le strade fatiscenti e la mancanza di infrastrutture e servizi. Ora anche l’installazione di enormi tralicci tra il Volterraio e Portoferraio va a compromettere ulteriormente il nostro paesaggio, bene essenziale, primario, per la nostra economia turistica. Mentre oggi si pensa di erigere tralicci devastanti la Regione, per assurdo, sta redigendo il piano paesaggistico elbano. Piano ove saranno previste forti armonizzazioni edilizie e nonchè limitazioni costruttive finalizzate alla salvaguardia del paesaggio stesso. Comprendiamo appieno le ragioni delle aziende produttive, meno quelle della Terna quando afferma che non esiste alternativa (però in parte è già stata trovata) alla realizzazione di queste brutte strutture alte fino a 40 metri. Ma è proprio vero che nel 2009 non sia possibile trovare una soluzione meno impattante? Alcune indagini parlano diversamente e sembra che, ad esempio, sia possibile sfruttare gli scavi per la posa in opera delle fognature da parte di ASA, almeno da Portoferraio fino alla località Bucine. Non si può trovare analoga soluzione per il tratto rimanente dal Volterraio a San Giovanni? Come Associazione Albergatori chiediamo alla Regione Toscana di aprire un tavolo tecnico con gli Enti interessati e le Associazioni di categoria, in cui venga fatta chiarezza sulla questione e venga presa in esame qualsiasi possibile alternativa. In particolare l’interramento della rete alla luce soprattutto del risparmio finanziario di cui Terna ha beneficiato fino a questo momento, grazie all’utilizzo in alcuni tratti della rete distributiva Enel. “Il Parco sorprendentemente fino ad oggi ha avuto poco da dire in proposito – afferma il Presidente De Ferrari - per cui mi auguro che da oggi possa portare un contributo alla soluzione di questo problema che interessa la salvaguardia del nostro bene primario: il paesaggio e la natura della nostra isola”.


Volto de ferrari

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