Le Regioni hanno espresso oggi a maggioranza un parere negativo sul decreto emanato dal governo sui precari della scuola. Il pronunciamento è avvenuto questo pomeriggio a Roma, nel corso della riunione di oggi della Conferenza Stato Regioni.«E' una scelta – ha commentato l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini all'uscita dall'incontro – che nasce prima di tutto dal fatto che non vi è stato, da parte del governo, nessun coinvolgimento preliminare delle Regioni su un decreto che scarica sostanzialmente su queste ultime i costi sociali dei tagli operati sulla scuola». Inoltre, prosegue Simoncini, «lo stesso testo prevede un meccanismo di intervento che ridurrebbe le Regioni a un mero ruolo di sostegno finanziario di decisioni prese a livello di singole scuole». Le Regioni hanno quindi riaffermato la volontà d i essere comunque disponibili ad affrontare il problema del personale precario della scuola. «In particolare la Regione Toscana – ha ricordato l'assessore - è già intervenuta per garantire l'apertura di oltre 40 sezioni di scuola dell'infanzia, dando così una risposta ai bisogni di bambine e bambini e garantendo posti di lavoro per coloro che ne erano stati esclusi. Prossimamente la Regione valuterà anche la possibilità di un ulteriore intervento che, muovendo dalla lotta alla dispersione scolastica e dal sostegno alle competenze di ragazze e ragazzi, preveda modalità di utilizzo del personale precario della scuola».
Gianfranco Simoncini