Nella seduta di Consiglio di martedì 26 scorso è stata approvata la costituzione della srl Caput Liberi, con i voti favorevoli della maggioranza, 3 astenuti e 1 contrario della minoranza. Capoliveri Democratica durante il dibattito ha voluto far emergere sia le motivazioni che hanno portato alla decisione di costituire questa società sia l’incidenza che essa avrà sul tessuto imprenditoriale del nostro comune e sulle opportunità di lavoro che offrirà ai capoliveresi. E’ risultato chiaro, purtroppo, che la società sarà costituita solo dal Comune di Capoliveri e dalla Banca dell’Elba, malgrado nell’elencazione dei soci risultino una pluralità di soggetti che potrebbero entrare a far parte di essa: il nostro gruppo consiliare, malgrado creda che sia utile in certi casi costituire società di questo tipo (ed è per questo che tre dei suoi consiglieri si sono astenuti), è sicuramente contrario al fatto che si voglia di fatto impedire l’ingresso di altre figure interessate che potrebbero portare tutto il mondo sociale e imprenditoriale di Capoliveri all’interno di questo organismo che, visti gli oggetti di cui si occuperà, potrebbe diventare nei prossimi mesi e nei prossimi anni decisamente importante dal punto di vista economico. In particolare, potendosi occupare di porti e approdi, di campi boe,di servizi di pulizia spiagge, di ripristini ambientali, di manutenzione immobili, di spettacoli, di manutenzione strade, di segnaletica, di gestione del verde e del giardinaggio, del cimitero, di attività connesse al Parco, di assistenza e soccorso, di fornitura di acqua e energia elettrica, di reperimento finanziamenti, di facchinaggio, di catering, di gestione impianti sportivi, di servizi complementari e di supporto alle attività turistiche, di…. cioè potendosi occupare di quasi tutto quello che si può fare, esaurirà l’offerta che il mercato imprenditoriale capoliverese potrebbe proporre in alternativa e a complemento dell’affitto di posti letto. Come la Cosimo de’ Medici a Portoferraio (si sente dire), tutto passerà attraverso di lei e ai cittadini non rimarrà altra alternativa che essere subalterni alle decisioni della testa pensante di questa società. Noi non pensiamo ad un futuro di subalterni per i Capoliveresi, noi crediamo che la forza dei Capoliveresi stia proprio nella loro capacità, all’interno di una programmazione generale, di decidere singolarmente e autonomamente sul loro futuro e sul tipo di lavoro che vorranno svolgere, crediamo che la diffusione delle molte piccole attività, dei residence, degli alberghi, del commercio, dei servizi sia una ricchezza alla quale non si può assolutamente rinunciare né si può farla diventare un semplice strumento nelle mani di qualche furbo burattinaio. Noi non vogliamo che l’Amministrazione comunale diventi parte di una società non partecipata dal mondo sociale e imprenditoriale di Capoliveri, di una società che, forte della presenza finanziaria di una banca, possa stritolare le realtà già operanti sul nostro comune e sulla nostra isola.Noi vogliamo che “Caput Liberi“, con capitale sociale per il 52% riservato al Comune, apra il rimanente 48%, prima ancora dell’atto di costituzione, alla partecipazione di soggetti privati capaci tecnicamente e finanziariamente, alle associazioni rappresentanti le categorie imprenditoriali ed economiche, ai soggetti privati senza scopi di lucro operanti nei vari campi dei servizi, ai soggetti privati che gestiscono servizi di pubblica utilità, attività sportiva e socio-ricreativa così come prevede il suo statuto e diventi effettivamente, da subito, una società di tutti e non una società di pochi, molto pochi. Nella sostanza della realtà vogliamo la nascita della società di un Ente pubblico e del suo territorio, non quella di un numero di personaggi che si possono contare sulle dita di un’unica mano.
capoliveri veduta