Le strumentazioni della nave del NURC della NATO Alliance hanno quindi dato una prima conferma: sul fondale del Tirreno nel giusto mezzo tra Capraia, Marciana Marina e San Vincenzo giace almeno un contenitore che ha tutta l’aria di essere uno quelli calati fuoribordo il 5 Luglio 2009 dalla portacontainer “Toscana”. Sempre meno probabile che l’equipaggio della Thales (che denunciava anche un tentativo di speronamento subito dai “gentiluomini” battenti bandiera maltese) sia stato vittima di allucinazione collettiva. Denunciammo allora appena 100 (CENTO) giorni fa (!) quello che persone attendibili ci segnalavano come certamente accaduto, sollevando una vicenda che ci era parsa da subito di una straordinaria gravità. Lo facemmo con i colleghi di Greenreport e Legambiente, registrando in risposta un assurdo e assordante silenzio delle istituzioni, poi gli increduli sfottò e perfino le reprimende verso gli “ambientalisti allarmisti” degli stupidi di turno, che in casi simili non mancano mai. Oggi che qualcosa di paurosamente concreto comincia ad emergere dalla profondità del mare non siamo soddisfatti (non si può esserlo prendendo coscienza di un insulto ambientale di cui solo le fasi successive della ricerca daranno le dimensioni) e neanche pretendiamo scuse che sarebbero doverose, ma teniamo a manifestare di essere imbestialiti soprattutto con una sedicente classe dirigente insulare, che si è dimostrata per l’ennesima volta insensibile, incapace di capire, tutta intenta a gestire come è le proprie liti (ed i propri interessi) da pollaio, mentre a poche miglia dalle decantate spiagge dell’isoletta verde&blu si consumano delitti ambientali, mentre Sagunto è espugnata.
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