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Peria: "Non consentiremo speculazioni su Capo Bianco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 novembre 2009

“Intendiamo intervenire con decisione sulla questione della vendita all’asta di un’area demaniale a Capo Bianco, al fine di evitare speculazioni su un bene che rappresenta un pezzo della nostra identità. A tal fine, cogliendo il fatto che è stata avviata dalla Giunta una variante gestionale al regolamento urbanistico, a due anni e mezzo dalla sua approvazione, ho chiesto all’Ufficio Urbanistica del Comune di definire norme anti-speculazioni, che in maniera stringente vincolino l’area”. Questa la dichiarazione del Sindaco Peria in ordine alla questione della vendita da parte dell’Agenzia del Demanio di una parte del promontorio, con annessi immobili. L’Agenzia del Demanio, peraltro, nell’annuncio di vendita pubblicato ha indicato che i beni messi all’asta ricadono in area agricola all’interno del PNAT. Tale affermazione è errata, poiché l’area non è nel Parco ed in realtà la vera destinazione urbanistica è la seguente: per la batteria invariante strutturale (e quindi area non trasformabile), per la parte non edificata destinazione agricola e per i restanti immobili (magazzini) area a bassa e media densità. Gli interventi, pertanto, già ora, si possono limitare solo al restauro dei beni, senza cambio di destinazione d’uso. “Il Decreto del Ministro della Marina Mercantile di istituzione dell’area di tutela biologica dello Scolgietto, ad inizio degli abbi ‘70” –ha poi proseguito il Sindaco- vincola un tratto di mare ricompreso tra Punta di Capobianco e Punta Falconaia e due punti a Nord di queste e dello Scoglietto. Per connessione, in una corretta lettura, anche da un punto di vista naturalistico, non si può prescindere dalla tutela anche delle aree a terra del demanio marittimo ricomprese tra le due estremità. D’altro canto il progressivo rilascio in mare di porzioni della falesia di Capobianco è alla base della buona salute delle spiagge limitrofe. Da queste evidenze deriva l’assoluta importanza del promontorio di Capobianco e la sua rilevanza pubblica; non solo: la necessità di una sua tutela che escluda esplicitamente che tale parte del territorio portoferraiese possa essere considerato un bene semplicemente economico. Tenuto conto di questi aspetti, ci muoveremo immediatamente per rafforzare i vincoli ed i limiti esistenti, al fine di garantire a questo bene così strategico un destino degno e conforme alle aspettative ed ai bisogni di un’intera città”.


capo bianco tanelli 3  punta

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