Il consigliere provinciale PDL, Corsinovi chiede “cosa intenda fare l’Amministrazione provinciale per evitare il diffondersi di ulteriori ingiustificate prese di posizione e astratti teoremi sui pericoli di questa, fin qui inesistente, nave dei veleni”. Gli faccio presente che non riteniamo, a questo fine, ininfluente che la III Commissione permanente del Consiglio Provinciale di Livorno abbia audito in una seduta dedicata alla”nave dei veleni”, un associazione importante come Legambiente, insieme ad altri enti pubblici, ASL, ARPAT, preposti al presidio ed al controllo della salute e dell’integrità ambientale. Le confessioni di un pentito della camorra su un possibile affondamento di una nave davanti alle coste toscane hanno necessariamente messo in allarme le autorità marittime e di controllo locali, facendo iniziare opportune indagini tecniche, tutte rivolte a tranquillizzare un’opinione pubblica già allarmata dalle notizie comparse su gran parte dei media. In quella sede ed occasione è stato possibile acquisire a livello istituzionale, nonostante ed al di là dei segni d’insofferenza ed intolleranza durante la stessa audizione, tenuti dal consigliere Corsinovi, verso i rappresentanti dell’associazione ambientalista e della aggressività verbale e minacciosa verso il Presidente della Commissione, un insieme d’informazioni su vicende ed atti che sono tuttora oggetto d’indagine ed accertamenti tecnici. Il quadro generale che è emerso è una condizione di continua esposizione al rischio per la salute umana e per le eventuali ricadute negative sull’economia del mare e della costa a causa di comportamenti scorretti inquinanti, tenuti da chi incrocia davanti alle nostre coste ed in aree marine sotto tutela. Risultano segnalazioni di tutto ciò presso le Capitanerie, le Questure, gli enti portuali, prodotte da pescatori, da navigatori, da diportisti e da bagnanti. Ci sono emergenze che hanno contrassegnato il passato e la recente stagione, vedi quanto successo all’Elba davanti alla spiaggia di Cavoli. C’è quest’ultima vicenda connessa a possibili traffici ed azioni pericolose di matrice mafiosa e criminale, possibile affondamento di navi con carichi pericolosi, sulla quale la magistratura sta ancora indagando ed è in corso una ricerca tecnica. Cosa può fare un ‘istituzione pubblica”, proprio al fine di garantire e tranquillizzare l’opinione pubblica toccata da vicende come queste, se non quello di assumere, con gli strumenti a sua disposizione, appunto le commissioni permanenti, un vigile ed attento atteggiamento responsabile di garanzia per la salute pubblica, stimolando gli opportuni controlli e verifiche? E’ da ritenere doveroso o no, che le istituzioni pubbliche assumano iniziative rivolte a fornire un quadro informativo il più attendibile ed oggettivo ed esercitare un controllo ed un atteggiamento vigile su questioni attinenti la salute dei cittadini, l’integrità e la sicurezza degli ambienti, la salvaguardia da possibili gravi danni per l’ambiente e l’economia? Noi riteniamo che questo sia il loro “mestiere”, quello di rappresentare e vigilare sul rispetto degli interessi generali del cittadino. Pare che il consigliere Corsinovi, rivendicando un atteggiamento censorio e teso a nascondere problemi anche conclamati, non senta questa responsabilità “istituzionale”di garanzia verso la salute dei cittadini Livornesi ed Elbani.
Giuseppe Pino Coluccia