Dal Capogruppo UDC in consiglio Provinciale una serie di interrogativi a Kutufà: Quale posizione intende prendere la Provincia di Livorno sulla privatizzazione Toremar; Quali azioni intende svolgere la Provincia per tutelare l’interesse pubblico ed in particolare quello degli abitanti dell’Arcipelago Toscano; Nel caso in cui la Regione confermi di non voler rimanere nella proprietà affidandosi al solo bando di gara, se la Provincia di Livorno ha intenzione di partecipare all’acquisizione di quote della proprietà per avere una funzione di garanzia dei diritti dei cittadini nei confronti del privato; Per quali motivi la Regione sembrerebbe chiedere meno di quello che qualcuno è già pronto a dare. ecco il testo dell'interpellanza: Il sottoscritto consigliere provinciale di Livorno, Marco Landi, capogruppo dell’ “Unione dei Democratici Cristiani e di Centro” (UDC), ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e delle norme statutarie, al fine dello svolgimento del proprio mandato amministrativo, ritenuto che la scelta della Regione Toscana di privatizzare al 100% la gestione e la proprietà Toremar vada a discapito degli abitanti delle Isole dell’Arcipelago Toscano e dei dipendenti della compagnia di navigazione stessa; valutato che le Regioni Sardegna e Campania si pongono a garanti nei confronti degli interessi insulari e dei lavoratori, con la creazione di società miste pubbliche private, prevedendo il mantenimento di parte della proprietà della società che in convenzione garantirà le linee di collegamento con le isole di propria competenza (per la Regione Sardegna almeno il 49% e per la Regione Campania il 51%) affidando al comproprietario privato la gestione; considerato che, contrariamente alle Regioni di cui sopra, la Regione Toscana, nella persona dell’Assessore Conti afferma nel comunicato stampa del 20 ottobre che “anche nel recente incontro con gli Enti Locali interessati … è stato chiarito che per quanto in particolare riguarda il processo di privatizzazione collegato alla liberalizzazione dei servizi questo comporterà la cessione del 100% della società”; considerato che siffatte affermazioni non sembrano tutelare l’interesse pubblico, in particolare di popolazioni disagiate quali quelle dell’Arcipelago Toscano; considerato che la Toremar, come risulta dalla relazione della Corte dei Conti, ha chiuso il 2008 con margine nel periodo di 1,547 milioni euro sulla disponibilità e con un credito netto di 7 milioni verso la controllante; considerato che nel 2009 e per l’andamento del traffico e per la riduzione dei costi mediante una politica di tagli, il conto economico non si prevede peggiore del 2008; considerato che l’assessore Conti garantisce per il nuovo proprietario/gestore privato, (che non è stato ancora chiarito se questi assorbirà la compagnia di navigazione facendola sparire e complicando ancora di più un eventuale controllo istituzionale, oppure se la Toremar rimarrà come società titolare della sovvenzione con altra proprietà), risorse disponibili tra Statali e Regionali per 15, 3 milioni per il 2010, ben superiori alla sovvenzione percepita dalla Toremar per il 2008 di 13,4 milioni; considerato che finora sono state poche le garanzie per i collegamenti in quanto si è parlato di 12 corse invernali e 14 estive su Portoferraio, senza specificare se comprensive dell’aliscafo; valutato che anche prendendo la prospettiva migliore, 14 corse più aliscafo, bisogna tenere presente che la Toremar ha svolto nel 2009, durante il fine settimana, 17 corse su Portoferraio; valutato che il novo gestore/proprietario sicuramente nei periodi di maggior traffico aumenterà le corse, è da supporre che applicherà dei prezzi fuori convenzione e con navi anche diverse; valutato che per quanto riguarda i lavoratori la consistenza numerica prevista nel rispetto del contratto per le necessità della flotta è di 222 Marittimi, attualmente 163 a tempo indeterminato e gli altri posti vacanti per pensionamenti, (che Tirrenia nel tempo non ha mai voluto reintegrare), coperti da decine di precari, alcuni dei quali in questo stato da più di 10 anni e che adesso vengono completamente abbandonati, nonostante le assicurazioni personali dell’ assessore Conti per i 23 facenti parte della lista stagionale; valutato inoltre che non si è parlato dei 30 dipendenti delle biglietterie che svolgono lavoro esclusivo in conto Toremar; considerato che si dice di garantire il mantenimento dei servizi e che i lavoratori che dovranno garantirli saranno 161 contro i 222 attuali; presupposto che si rischia di affidare più soldi al privato con meno lavoratori e meno tutele per gli abitanti dell’Arcipelago Toscano; considerato che la flotta, per cui si chiede fondi statali per costruire le navi al nuovo proprietario/gestore privato, è composta da unità costruite tra il 1979 e 1991 e che, per fare un esempio, le unità della proprietà Moby Lines sono le seguenti: Moby Baby anno 1966, Moby Ale anno 1969, Moby Love anno 1973, Giraglia anno 1981, Bastia anno 1974, Moby Lally anno 1974 (?); considerato che il problema quindi no è l’età delle navi, ma il taglio delle manutenzioni e degli uffici tecnici che non sono diretti dal personale migliore proveniente dalle navi come in tutte le compagnie di navigazione; valutato, a conferma che il valore tra navi e palazzo sede supera i 10 milioni al netto del TFR dei dipendenti, il fatto che quando fu messa in vendita la nave Bellini, non certo la migliore della flotta, si presentarono 5 Compratori ed il prezzo per la vendita poi bloccata dal ministero era di 1,2 milioni di euro; considerato che la flotta Toremar rappresenta un capitale da cui trarre utili; considerato che questa situazione di vantaggio che si potrebbe creare ha attratto molti armatori già prima dell’uscita del bando di gara come riportato da un’affermazione dell’Assessore Conti sulla stampa; letto che un armatore è pronto a mantenere i servizi, migliorare la flotta e mantenere l’attuale contratto ai dipendenti; rivolge alla S.V. la seguente INTERPELLANZA con richiesta di inserimento per la discussione al prossimo Consiglio Provinciale, per sapere: • Quale posizione intende prendere la Provincia di Livorno sulla privatizzazione Toremar; • Quali azioni intende svolgere la Provincia per tutelare l’interesse pubblico ed in particolare quello degli abitanti dell’Arcipelago Toscano; • Nel caso in cui la Regione confermi di non voler rimanere nella proprietà affidandosi al solo bando di gara, se la Provincia di Livorno ha intenzione di partecipare all’acquisizione di quote della proprietà per avere una funzione di garanzia dei diritti dei cittadini nei confronti del privato; • Per quali motivi la Regione sembrerebbe chiedere meno di quello che qualcuno è già pronto a dare.
traghetto Toremar