Il sindaco Peria ha annunciato che incontrerà le associazioni ambientaliste per parlare della variante al piano strutturale in materia di portualità. “Iniziativa opportuna e utile”, afferma Nunzio Marotti, presidente del Consiglio Comunale, il quale ricorda che prossimamente toccherà al Consiglio comunale procedere all’esame di tutte le osservazioni pervenute e alla definitiva approvazione della variante. “Il Consiglio – aggiunge Marotti - è pertanto coinvolto in ogni fase ed in ogni iniziativa che potrà utilmente contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale e di recupero della zona portuale. Per questo con Angelo Zini, presidente della commissione consiliare urbanistica e portualità, abbiamo individuato una linea di costante coinvolgimento del Consiglio attraverso la presenza ai vari incontri, con la partecipazione degli altri consiglieri membri della stessa commissione. Il tutto nell’ottica della collaborazione con la Giunta, del rispetto delle prerogative dell’organo consiliare e dell’adempimento del programma di mandato del Sindaco approvato dal Consiglio stesso”. Presidenza Consiglio Comunale Portoferraio Tanto tonò che piovve. Alla Biscotteria si sono accorti che nessuna compagine amministrativa può permettersi il lusso di vedere stroncata la propria politica urbanistica dalle critiche del movimento ambientalista che conta nella sua interezza e nelle sue sfaccettature e men che mai può permetterselo chi afferma di ispirarsi alle politiche di centrosinistra. C'è però da nutrire scarse aspettative e scarso ottimismo nei confronti della consultazione un po' "a babbo morto" con il mondo dell'ambientalismo, visto che sullo specifico problema (la realizzazione del Water Front) tra Italia Nostra, Legambiente e WWF da una parte e la Giunta Peria c'è una distanza siderale. Il tutto pare più ispirato ad una sorta di "salviamo almeno le forme" che alla necessità di incidere sulla realtà di scelte urbanistiche che sono state già fatte e dalle quali la giunta portoferraiese non potrà facilmente recedere. Servirà comunque a ribadire che la partita politica dei prossimi anni sarà tra chi continua a credere in lise formule come "sviluppo compatibile" e "ambientalismo del fare" e chi pensa che non è più il caso di "fare", quando ciò significa bruciare altre risorse naturali, ma solo di riusare razionalmente, trasformare intelligentemente quello che si è fatto.
marotti busto