Torna indietro

CAPO BIANCO 2 di Beppe Tanelli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 27 ottobre 2009

Capo Bianco è laggiù. Affacciato nel suo mare turchino. Chiude ad occidente la costa delle Ghiaie di Portoferraio. Splende nel suo biancore. I suoi candidi ciottoli, macchiati di nero, strappati e rotolati dal mare , giungono fino sotto Forte falcone. Sono fatti di eurite e di tormalina, in un connubio mineralogico che ne fanno un geosito di risonanza internazionale. Ma non è sempre stato così. Vi fu un tempo, come sembra narrare Apollonio Rodio, in cui le Ghiaie erano solo dei candidi ciottoli, senza macchie. Poi arrivò Giasone con gli Argonauti. Sporchi, stanchi e sudati. Attraccarono e usarono come striglie i bianchi ciottoli. Il loro sudore ed il loro sporco li macchiò di nero. Poi fondarono Argoo, che divenne Fabricia e poi Ferraia, e Cosmopoli, la città murata di Cosimo, per giungere alla nostra Portoferraio. Per le guerre del secolo passato vi vennero edificati alloggi e casamatte per una batteria costiera. Poi da cinquanta anni la macchia mediterranea si è riappropriata del suo territorio. Ginepro, corbezzolo, cisto, erica, mortella, avvolti nei profumi del rosmarino, della lavanda, dell’elicriso, sono tornati ad affacciarsi dalle sue falesie a picco sul mare. E’ un posto magico. Tre anni fa lo Stato, proprietario del bene, lo mise in vendita. Legambiente denunciò la cosa. Si mossero le istituzioni ed i cittadini e la vendita rientrò. Oggi lo Stato nuovamente mette all’ asta Capo Bianco. La base d’ asta è ridicola. Più o meno quanto un suv di prestigio, o un monolocale di periferia. Nel bando d’ asta c’ è un grosso errore. Il Parco Nazionale dell’ Arcipelago Toscano non può esercitare diritto di prelazione poiché Capo Bianco è , guarda caso, fuori dal Parco. Quindi come minimo quel bando è nullo, poiché fornisce informazioni errate e fuorvianti. Il Comune di Portoferraio e la Provincia di Livorno hanno manifestato fermamente la loro contrarietà alla vendita. Sono state proposte sottoscrizioni pubbliche. Non sarà facile speculare su Capo Bianco. Resta un fatto. Lo Stato mette all’asta un pezzo d’ Italia unico nei suoi valori naturali e culturali. Non meravigliamoci se un privato vende ad una società russa le lettere di Giorgio Vasari. Ognuno di noi può fare qualcosa, affinché tutto ciò non avvenga.


capo bianco rossi 2

capo bianco rossi 2