Orbene mettiamo per ipotesi che qualcuno di voi, cari lettori, durante un pomeriggio trascorso in lieti conversari con gli amici al Bar o dal Castagnaccio se ne uscisse con un discorso del tipo. “Avrei deciso di vendere quella casetta che c’ho a Monte Lorello, si è diroccata ma è in un bel posto e poi c’è intorno un po’ di robbetta costruita in muratura …. Deh a Capoliveri era già diventata un residence, insomma la vendo perché ho bisogno di quadrini, e non chiedo nemmeno tanto, però poi potrei anche decide’ di non vendervela a voi ma a me. Sì a me, vado in banca ritiro i soldi da un conto mio e me li verso su un altro conto sempre mio, oh tutto regolare eh! Pago le commissioni bancarie .. vado anche dal notaio e pago anche a lui …speriamo mi bastino i soldi” Qualcuno a quel punto vi direbbe sicuramente: “’Un be’ più!” sintetica forma idiomatica che potrebbe anche rappresentarsi con un: “O tu che ci esponi concetti così bizzarri e privi di logica, sospettiamo che ciò sia dovuto ad un poco contenuto trangugiar bevande dall’alto contenuto alcolico, per cui ti esortiamo ad astenerti dal bere ulteriormente, acciocché cessi anche la tua produzione di sconnessi pensier” Ma voi potreste difendervi dicendo: “Che diamine messeri i’ fo come lo stato fa!” E spieghereste: Avete presente la vicenda di Capo Bianco? La casina delle batterie e i ruderi intorno (ma anche un pezzo di Punta della Rena e altro) è di proprietà dello della Agenzia del Demanio, come dire lo Stato, che siccome piange miseria le ha messe in vendita a chi offre di più, però dice nell'avviso di vendita che c'è un diritto di prelazione del Parco (che sempre Stato è) che se lo ritiene opportuno lo può acquistare da sé medesimo ...." Dopo esserci chiesti se in qualche sultanato, in qualche sperduta isola-stato della micronesia dove il ministro della funzione pubblica il dentista e la levatrice sono la stessa persona, siano vigenti norme burocratiche commisurabili per imbecillità alle nostre, ci siamo ricordati dei "lavori" ai quali erano assoggettati in certi giorni al campo, durante il nostro servizio di leva, i serventi ai pezzi (la manovalanza dell'artiglieria) che venivano occupati ora nello spostare del materiale vario da sinistra a destra e poi da destra a sinistra o scavare buche facendo dei montarozzi di terra che poi servivano per colmare le buche fatte in precedenza.
capo bianco demanio