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Ci riprovano: Capo Bianco in vendita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 24 ottobre 2009

Esattamente come accadde nell’ottobre del 2006, consultando il sito della Agenzia del Demanio – vendita immobili, ci si imbatte in un annuncio, stavolta corredato da foto aerea (la stessa che riproduciamo qui a lato), nella quale ben si evidenzia la esatta dislocazione dell’immobile e del terreno offerto, in uno dei punti più panoramici dell’Isola Elba a cavallo del promontorio di Capo Bianco, che domina la spiaggia della Padulella e quella delle Ghiaie con lo scorcio dei Forti Medicei ad Est e della coste bianche fino all’Enfola ad Ovest. Solo il prezzo è cambiato, per l’offerta di base si è passati da 65.000 euro a 110.500 euro. Offerte entro il 23 Novembre Ecco il testo dell’annuncio: “LIB0486 - PORTOFERRAIO ISOLA D’ELBA (LI) - EX BATTERIA DI CAPO BIANCO In zona periferica del comune di Portoferraio, Isola d’Elba, vendesi terreni di circa mq. 6000 con sovrastante vetusto fabbricato, non accatastato di mq. 54,00 a solo piano terra composto da cucinotto, servizio e disimpegno; ruderi di manufatti e riservette interrate. L’intero complesso, costituente l’Ex Batteria di Capo Bianco, posta sull’estremità del promontorio di Punta Capo Bianco, gode di una splendida vista mare e confina ai lati nord ovest e nord est con il demanio marittimo e relativo arenile, per i restanti lati con proprietà privata. L’area priva di accesso dalla pubblica via, la cui costituzione di servitù sarà onere dell’aggiudicatario, ricade secondo il vigente regolamento urbanistico in zona a prevalente o esclusiva funzione agricola, ove è possibile porre in essere interventi di restauro e risanamento conservativo del patrimonio edilizio già esistente. E’ in corso la procedura di frazionamento di una piccola porzione della particella 412. La vendita è condizionata all’esercizio del diritto di prelazione da parte dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano” Giova ricordare che nell’occasione precedente l’annuncio provocò un pandemonio all’Elba, parole molto forti furono pronunciate dal Sindaco di Portoferraio: "Sono saltato per aria a leggere la notizia, è come se si mettesse in vendita la Torre di Passannante o la spiaggia di Sansone. Come cittadino e come Sindaco mi sento offeso che per 65.000 euro si pretenda di vendere una parte così importante della città, come se si trattasse di un qualsiasi capannone periferiferico". Così come ad una nostra domanda su che cosa avrebbe fatto il comune se l’Agenzia del Demanio avesse insistito nel porre in vendita l’immobile (ed il pertinente terreno) la risposta che giunse da Roberto Peria fu: "Di tutto quanto e lecito, non abbiamo soldi, ma 65.000 euro li troveremo in qualche maniera, a costo di aprire una sottoscrizione, e comunque faremo ogni tentativo, nessun furbetto ci metterà le mani nessuno si approprierà di un pezzo così importante della nostra vita" In più c’è quanto rilevammo direttamente (e pubblicammo) noi di Elbareport nel corso di un sopralluogo effettuato insieme all’allora Presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano Giuseppe Tanelli, e cioè l’esistenza sul posto di altri manufatti in muratura, riservette di munizioni, bunker etc. che il Prof. Tanelli curò di fotografare che “rimpinguavano” assai e forse rendevano ancor più appetibili i 54 metri quadri dichiarati della costruzione centrale. Ci stupimmo allora di scoprire che una frazione di territorio così paesaggisticamente decisiva fosse considerata come è ancora semplicemente “zona a prevalente o esclusiva funzione agricola, ove è possibile porre in essere interventi di restauro e risanamento conservativo del patrimonio edilizio già esistente”. Dobbiamo arguire che al di là delle buone intenzioni dichiarate niente è mutato almeno per quanto riguarda l’acquisizione e (nonostante le diverse varianti approvate) la messa in salvaguardia normativa di quell’area Comprendiamo che le menti urbanistiche che sovrintendono ai destini ferajesi siano in tuttaltre e più gravose faccende affaccendate, impegnati come si è sulle meravigliose operazioni che ci porteranno tanto utilissimo e lucroso cemento fresco in Via Manganaro, sulla costa dal porto fino a Schiopparello (Water Front + Honorated Front, oh yeah!), e qua e in là per le Valli. Non ci pare però comprensibile come non si sia dedicato neanche un manipolo di neuroni e tutto sommato quattro spiccioli, per evitare ai cittadini (o con l’acquisto o con vincoli diversi) l’umiliazione di vedere nuovamente posto in vendita un pezzo della loro storia Ora ci dicano gli Amministratori portoferraiesi o il PNAT che leggendo il bando potrebbe avvalersi di un diritto di prelazione, cosa intendono FARE in concreto. E li preghiamo comunicarci quanto prima le loro decisioni, perché siamo convinti che, nella eventuale indisponibilità pubblica, si potrebbe mettere in piedi, da qui al 23 Novembre, attivando una serie di soggetti che non abbiamo fini di lucro, una raccolta di fondi per un’offerta che salvi davvero il nostro Capo Bianco dalle grinfie di qualche furbetto. Ciò per essere sicuri di per evitare ad uno degli angoli più belli della nostra Isola di andarsene a puttane (come accadde al compianto Puntale dell’Acquaviva) nel caso a mezzo esclusiva e furbetta villetta.


costa nord capo bianco enfola cespugli

costa nord capo bianco enfola cespugli

capo bianco tanelli 3  punta

capo bianco tanelli 3 punta

Capo Bianco Tanelli 5 Padulella

Capo Bianco Tanelli 5 Padulella

capobianco tanelli 8 interno batterie bis

capobianco tanelli 8 interno batterie bis

capobianco tanelli 9 bunker

capobianco tanelli 9 bunker

Capo Bianco Tanelli 12  decollo gabbiani

Capo Bianco Tanelli 12 decollo gabbiani

Capo Bianco Aerea demanio

Capo Bianco Aerea demanio