Il Consiglio Provinciale, riunito oggi a Palazzo Granducale, ha approvato a maggioranza la ratifica dell’intesa preliminare relativa all’accordo di pianificazione per la variante al Piano Strutturale del Comune di Portoferrraio, per la realizzazione del sistema delle attrezzature della portualità turistica e della filiera nautica. Hanno votato a favore i gruppi della maggioranza (Pd, IdV e Sinistra e Libertà), mentre si sono astenuti i consiglieri del Pdl e dei Comunisti Italiani. “Con questo atto – ha detto l’assessore allo sviluppo economico e territoriale Piero Nocchi illustrando il provvedimento – si conclude la fase di recepimento dei contenuti da parte degli enti interessati, Regione, Provincia e Comune, e si apre quella di attuazione concreta degli indirizzi di pianificazione previsti dall’accordo”. Per l’assessore si tratta di un risultato positivo con il quale si creano le condizioni per la riqualificazione urbanistica e lo sviluppo di tutta l’area, e si consente l’avvio del confronto anche sugli aspetti legati allo sviluppo del settore della nautica da diporto e del potenziamento della cantieristica specializzata. “Nel quadro della revisione degli strumenti urbanistici del Comune – ha aggiunto Nocchi - le imprese già presenti sul territorio, come l’Esaom, potranno predisporre adeguati piani industriali per il consolidamento delle attività con i quali dare un futuro allo sviluppo produttivo e all’occupazione”. Silvia Motroni (Provincia di Livorno) Dunque anche le durissime osservazioni presentate da Italia Nostra e Legambiente (seguite oggi dal WWF e tanto per capire che non è questione solo di sinistra o destra ma anche di semplice buonsenso precedute da Arcipelago Libero) al Comune portoferraiese, sono passate come acqua fresca nel consiglio provinciale nel quale, in quasi unità di intenti con astenzioni pro-forma, le forze politiche sono marciate compatte e senza defezioni verso l'approvazione di una inaccettabile operazione, volta a cementificare un ampio tratto di costa portoferraiese, a riempire di volumi la zona a ridosso del mare, a creare ulteriori problemi ad una viabilità prossima al collasso, a dirottare dal centro storico presenze e commerci rendendolo sempre più spettrale residence, a snaturare interessanti elementi paesaggistici come l'agglomerato di San Giovanni. Ci chiediamo che razza di credibilità avranno d'ora in poi gli amministratori Comunali, provinciali e Regionali, quando tenteranno di convincerci della reale coerenza ambientalista delle politiche che perseguono, dopo essersi messi in totale contrasto con le opinioni di tutte le associazioni ecologiste. Ci domandiamo quando scoppierà questa mostruosa bolla sviluppistico-portuale che su questo versante ci pare comprendere e ottundere tanto il PD quando SL (verdi compresi) di Toscana, Livorno ed Elba, e li isola e pone in contrasto palese con gli indirizzi delle politiche ambientali delle forze nazionali a cui affermano di riferirsi. Per quel niente che possiamo contare facciamo appello all'Onorevole Ermete Realacci, al Presidente della Commissione Regionale Ambiente Erasmo D'Angelis, al Capogruppo Regionale dei Verdi Mario Lupi, al Consigliere dei Verdi Fabio Roggiolani perchè prendano attenta visione di quanto si va a proporre per il Water-Front portoferraiese, per il pasticcio portuale bipartisan marinese, e di quanto di prepara sulla costa piaggese e cavese con il nuovo regolamento urbanistico di Rio Marina.
portoferraio san giovanni