Il 20 ottobre, presso la marineria di Portoferraio, si è svolto il primo dei complessivi tre incontro sulla sicurezza nel settore della pesca che si terranno nella regione Toscana. I prossimi due convegni sulla sicurezza in mare si svolgeranno presso le marinerie di Piombino (domani)e presso quella di Livorno. Gli incontri con i lavoratori della pesca toscani, fanno parte di una campagna messa in atto dalla Flai CGIL nazionale, iniziata nel mese di febbraio c.a. che complessivamente prevede circa cinquanta incontri nelle diverse marinerie italiane. L'intento, è quello di far crescere anche in questo settore, quella consapevolezza che lavorare in sicurezza è possibile, parlandone proprio con chi vive questa realtà quotidianamente. In oltre, il confronto con i lavoratori, ci indica anche quelle che sono le condizioni più complessive di un settore che vive questo momento di crisi in maniera, se possibile, più pesante. Il caro gasolio,la poca redditività del prodotto,le norme europee che ne limitano sempre di più l'agibilità e le quantità di cattura di alcune specie, la dipendenza dalle condizioni meteo marine che di fatto condizionano l'attività lavorativa rendono questo settore un dei settori ha rischio. La Flai, con questa iniziativa, intende sottolineare la necessità di intervenire nella pesca che con i circa 40.000 addetti è un settore produttivo di notevole interesse. All'iniziativa di oggi erano presente l'assessore Jessika Muti per il comune di Portoferrario, per la Flai provinciale il Seg. Rossi Michele, per la Flai Regionale Il seg. Marrano Damiano e per la Flai nazionale Antonio Pucillo. Alla fine del convegno,ai pescatori intervenuti, circa 30, sono stati offerti degli stivali a norma sicurezza, in regola con quelle che sono le norme su i dispositivi di protezione individuale. L'unica pecca di questa importante iniziativa sulla sicurezza in mare l'assenza delle altre amministrazioni comunali dell'isola dell'Elba, delle associazioni di categoria e della Capitaneria di Porto
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