Il Sindaco Ciumei nella sua ultima missiva parla inspiegabilmente di presunti “rosicatori” (il termine lo usiamo noi), di uccelli del malaugurio, con l’intenzione neanche tanto velata, di spostare l’attenzione della nostra comunità dalla questione centrale che sia la Sinistra Marinese sia il PD hanno sollevato. Lo fa, come nel suo solito, elargendo a piene mani frasi roboanti, parole ad effetto, sollevando molto fumo dietro al quale sembra non esserci però l’arrosto. La Sinistra Marinese sul Porto ha avuto fin dall’inizio una posizione responsabile e il Sindaco lo sa bene, anche se oggi finge di dimenticarlo. Ci siamo detti disponibili ad un confronto costruttivo sul futuro progetto di riorganizzazione dell’area portuale, perché secondo noi questa scelta era ed è tuttora necessaria. Le linee esposte dall’amministrazione comunale all’inizio di questo percorso parlavano di concertazione con la Regione Toscana, di riorganizzazione e di messa in sicurezza dell’area, di un percorso di coinvolgimento del territorio e di tutti i soggetti interessati per arrivare al tanto auspicato Piano Regolatore del Porto. In virtù di tali aspetti e nell’esclusivo interesse della nostra comunità, abbiamo fatto una scelta sofferta che ha provocato polemiche e incomprensioni, poi risoltesi in una divisone all’interno del Centro-Sinistra Marinese. Tuttavia siamo andati avanti su questa linea perché consideriamo questo, un tema decisivo per il futuro del paese. Dal progetto di riorganizzazione dell’area portuale passa l’unica possibilità di restituire una prospettiva di sviluppo economico e turistico a Marciana Marina. Oggi, se il porto ha funzionato e gli operatori economici sono contenti dei risultati che ha prodotto, noi ce ne rallegriamo, vuol dire che anche la nostra disponibilità al dialogo su questo punto non è andata sprecata. Tuttavia crediamo sia necessario riportare il Sindaco al punto centrale della questione. Vuole l’amministrazione comunale tenere fede agli impegni presi che prevedevano un coinvolgimento diretto del territorio sulla costruzione del Piano Regolatore del Porto? Un coinvolgimento che non deve essere solo successivo, ossia a scelte già fatte, ma deve essere improntato al massimo della partecipazione. A questo proposito ricordiamo al Sindaco che vi sono alcuni passaggi previsti dalle normative vigenti. Ma oltre all’aspetto giuridico siamo convinti che si tratti anche di una importante scelta politica. Visto che il progetto del Porto avrà un impatto importante sul territorio del paese, segnandone il suo futuro nei prossimi decenni, siamo convinti che sia doveroso coinvolgere tutti i soggetti interessati: dalle associazioni di categoria, alle forze politiche, agli operatori dell’area portuale, insomma l’intera comunità marinese. La comunità ha il diritto di partecipare e di dare il proprio contributo, l’amministrazione dal canto suo ha il dovere di consentire questo percorso di partecipazione, tutto il resto è aria fritta.
marciana marina