Un approdo turistico a Marciana Marina,(NDR testuale, la prima opera citata è quella marinese evidentemente ritenuta strategica dalla regione) la risistemazione del lungomare di di Cecina, la ciclopista “Puccini” che tocca i luoghi pucciniani tra Lucca, Pisa e Viareggio. E ancora: nuovi mercati di filiera corta (tra l'altro a Vaiano e a Trequanda), un nuovo spazio espositivo per i costumi teatrali della Fondazione Cerratelli a San Giuliano terme, un centro per l'ippoturismo a Anghiari (Ar), un nuovo ostello per i pellegrini della Francigena a Radicofani (Si), un palacongressi all'Abetone, nuove terme a Bagno Vignoni. Sono alcuni dei novanta progetti di riqualificazione di strutture turistiche e commerciali nei centri minori e nelle aree montane, che saranno finanziati fino alla misura massima del 60% dalla Regione con 20 milioni di euro. Tale cifra, che attiverà circa 40 milioni di investimenti, sarà assegnata agli enti locali – il decreto è stato appena pubb licato – per rilanciare l'offerta turistica e commerciale di vicinato in Toscana. Li ha selezionati nei mesi scorsi (il bando si è chiuso a marzo con un totale di 200 domande pervenute) attraverso un percorso negoziale che ha visto impegnati l'assessore Cocchi e i rappresentanti delle Province Toscane. «Con questo intervento più cospicuo degli anni passati – afferma l'assessore Cocchi - miriamo a rilanciare l'offerta turistica e commerciale, in particolare nei centri minori e nelle aree montane. Tra i criteri di valutazione abbiamo peraltro dato ampio riconoscimento alla sostenibilità ambientale degli interventi, privilegiando i Comuni e le realtà locali che hanno certificazioni ambientali, come Iso 14001 o Emas, o sono riconosciuti come patrimonio dell'Unesco o hanno ottenuto l'assegnazione di bandiere blu (per i comuni costieri) o arancioni (nelle aree rurali), oppure sono impegnati ad applicare i principi dell'e dilizia sostenibile». Per accelerare l'avvio dei lavori è previsto un meccanismo di forte anticipo dell'erogazione dei contributi. «Per sopperire ai vincoli stringenti – spiega Cocchi - che la legge nazionale del patto di stabilità impone ai bilanci degli enti locali, costringendoli a non investire anche quando ne avrebbero la possibilità, la Regione cerca di accelerare i tempi di erogazione. E questo è un aiuto concreto per affrontare la situazione attuale di crisi». Lorenza Pampaloni da Toscana Notizie
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